L'oglialora messinese (i nustrali) è la varietà ideale per delle veloci e gustosissime olive schiacciate da consumare subito.*

Io raccolgo le più grosse e sane olive dall'albero (si trovano anche nei supermercati). Le schiaccio su un muretto con una pietra di mare bella liscia, tolgo il nocciolo e le metto in abbondante acqua.

Tre volte al giorno cambio l'acqua e dopo quattro giorni ne assaggio una. Se ha perso un po' d'amaro la sera al cambio dell'acqua ci aggiungo un po' di sale, per due kg di olive iniziali basta un pugno chiuso di sale.  Il mattino successivo le faccio sgocciolare ben bene, magari scuotendo il colapasta o mettendoci un peso sopra.

All'ora di pranzo le verso in una ciotola ed aggiungo olio, origano, aglio a pezzettini, un peperoncino rosso bello brucente, sempre a pezzettini,  e se c' è, del sedano. Solo le coste a pezzettini. Rigiro il tutto e se mi sembrano scipite o povere di qualche imgrediente: arricchisco.

La morte loro (l'uso migliore) è  in un bel pezzo di pane, ma in un'insalata di pomodori, come contorno ad una splendita fiorentina o pesce stocco in insalata: non vi faranno sfigurare. Se ne avete fatte tante le potete mettere in una boccia e coprirle di olio. Qualcuno le congela. Io preferisco farne poche per mangiarle subito così  assaporo il senso di frescezza che svanisce con la conservazione.  Per dopo...ci sono le olive in salamoia !

* ho provato a farle qualche anno fa in Australia.  Al supermercato ho comprato  olive verdi che per snocciolarle ho sudato 77 camicie. L'ho tenute in acqua  per 15 giorni e sempre mandavano fiele. Alla fine le ho buttate. Forse a moglie e buoi dei paesi tuoi  si deve aggiungere anche la parola olive.