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Giocando s'impana

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A cura di Iona Bertuccio

Zuppa di asparagi, la ricetta segreta di Zu Stefano di Filicudi

I segreti di un eoliano doc per cucinare "i spina i pulici" anche quando sono troppo cresciuti

L’altro giorno sono andata nel vigneto di Filicudi a piedi. Entrambi i lati della strada era lussureggianti ed i profumi si sovrapponevano creando il mix inebriante. La natura selvaggia di sempre era rigogliosa e o causa della siccità si preparava già all’estate. Tutte le piante erano fiorite e gli asparagi selvatici (spina i pulici. Non si perchè li chiamano così) erano già quasi grandi e pungenti. Quest’anno non ho ancora mangiato spini i pulici. Li taglio con un coltello e li metto ntò fadaleddu (un piccolo grembiule a bisaccia che tutte le donne delle Eolie usiamo per raccogliere capperi). Sono già duri e non potrò fare frittate, ma mi viene in mente un personaggio speciale di Filicudi: u Zu Stefano.

U Zu Stefano è morto da diversi anni, ma i suoi insegnamenti mi restano in mente. Spero di tramandarli alle prossime generazioni.

Parecchi anni fa, era questo periodo dell’anno ed io andavo spesso a trovarlo per avere consigli su come affrontare giorno dopo giorno i misteri del coltivare un vigneto a malvasia. Il tempo a scirocco o a tramontana, lo zolfo e i tralci spezzati mentre tentavo di legarli... Un giorno mi lagnai che gli asparagi erano troppo cresciuti e non potevo fare neppure un risotto. Lui mi disse: raccoglili tutti, grandi come sono.

-Si, ma posso prendere solo le cime, ormai piccolissime.

-Scuta a mì = ascoltami. Prendi tutti i rami, anche quelli grandi e falli bolliti in un  grande pentola, ma con poca acqua.

- non cuoceranno mai!

Non debbono cuocere tutti. Falli cuocere per 15 minuti, fai raffreddare e poi con una mano tieni fermo il ramo, con l’altra spremi tutto quello che viene fuori. La parte cotta sarà una cremina. Scola il brodo. Anche se la crema di asparagi è pochissima, il brodo si sarà arricchito del gusto degli asparagi duri e potrai fare un risotto con i fiocchi.

Zu stefanu, con tutto il lavoro nel vigneto e chi ha il tempo di mettersi a girare un risotto!

  • Allora fai una zuppa: dopo che il brodo bolle ci versi il riso e lo fai cuocere. Quando è al dente. Spegni ci metti un po’ di formaggio ed abbondante olio d’oliva. Copri le pentola ed apparecchia la tavola. Il riso è già mantecato e lo puoi mangiare. Se ne metti di più: lascialo nella pentola! Lo riscalderai domani.
  • Ho fatto come lui mi ha consigliato ed ogni volta che replico questa ricetta: mi ricordo di lui con tanto affetto e riconoscenza.

Ingredienti per 4/5 persone

  • 200 gr di asparagi (vanno benissimo quelli che vendono al supermercato)
  • ½ kg di riso
  • Sale qb
  • Formaggio da grattugiare ( un pecorino va benissimo)

Vino: leggero, che non copra il dolce e delicato gusto degli asparagi. Un cataratto in purezza o al 50% con Inzolia. Anche un Cirò può andare bene e, se avete champagne in frigo: ci va bene!. Meglio acqua di fonte. A Filicudi acqua di cisterna!

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