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Martedì, 16 Aprile 2024
Riguardare con cura

Riguardare con cura

A cura di Domenico Barrilà

Il pensiero irreversibile dei desolanti Fratelli d'Italia

Avevo rinunciato all’idea di scrivere ancora di Fratelli d’Italia, mi sembrava inutile. Fiato sprecato, perché il presupposto su cui nasce questo partito è inconfessabile e irrimediabile, si può imbellettare quanto si vuole, ma quello rimane, inutile illudersi, il Dna non lo cambi neppure con la candeggina. Certe cose sono per sempre. Si, avevo proprio rinunciato, ma loro sono una fonte di ispirazione troppo grande, quindi torno in servizio, almeno per oggi.

In pubblico, i Fratelli, si trattengono, come fanno i bambini quando sanno di fare qualcosa di sbagliato, ma quando sono tra simili si sfogano e inscenano patetiche rappresentazioni che fanno venire in mente i vecchissimi filmati in bianco e nero dell’Istituto Luce. Pensavamo fosse finita, invece siamo ancora qui. Corri per migliaia di chilometri, ma ti ritrovi sempre all’angolo del tuo condominio, come negli incubi.

Ma l’identità non è la cosa peggiore -in fondo lo sappiamo, c’è una quota fisiologica di italiani per i quali il tempo non passa mai-, è la qualità il problema. Sono veramente scarsi, di uno scarso sconfortante, pensare che possano anche solo immaginare di governare un Paese di sessanta milioni di abitanti, in un momento di enorme trasformazione, culturale e tecnologica, mette i brividi. Confesso che da quando cerco di osservare la politica più da vicino, come dovrebbe fare ogni comune cittadino, non mi è mai capitato di vedere tanto niente concentrato nello stesso soggetto politico, solo la Lega di Matteo Salvini riesce forse a pareggiare tale desolazione.

Fratelli d’Italia è come piace a chi ne fa parte, tutti con le stesse dieci parole d’ordine, tutti allineati e coperti, tutti con la stessa velina da leggere. Libertà di coscienza prossima allo zero, premessa pericolosa perché quando all’interno di una formazione politica manca chi eccepisce, le cose non si mettono mai bene. Quest’estate i Fratelli d’Italia, si sono dati alla loro grande specialità, il pensiero irreversibile, che impazza nell’infanzia. Da settimane, chiunque appaia nei telegiornali, ripete a pappagallo la medesima litania, la stessa che recita chi vuole raggirarvi, facendo finta di essere preoccupato per le vostre difficoltà. Sembrano tanti scolaretti che, nell’ansia di piacere alla capa, si impegnano a fare il compitino meglio del piccolo camerata che si è cimentato il giorno prima.

Nemmeno i miei pazienti ossessivi sono così…ossessivi. Eccolo, il copione: “Ma come, la gente fatica a pagare le bollette e il governo si mette a discutere di legge elettorale ma, soprattutto, di diritto di cittadinanza. Basta, è ora di finirla, parliamo di cose serie”. A parte il fatto che mettere le bollette prima del diritto di cittadinanza, che tocca centinaia di migliaia di vite, soprattutto di bambini e ragazzi, vi dice del desolato orizzonte di costoro, chi glielo spiega a questi cos’è il pensiero irreversibile, come si fa a convincerli che non c’è bisogno di mettere in opposizione dei progetti importanti, che si può alleviare le difficoltà degli italiani e, contemporaneamente, fare diventare Il Paese tanto più civile, ma proprio tanto. Le bollette e il diritto di cittadinanza non sono troppe cose insieme, lo sono per chi ha una testa troppo piccola e un pensiero irreversibile, che va in una sola direzione. Nei bambini può essere normale, ma quando lo manifestano gli adulti, c’è un problema. Se poi è comune tra gli esponenti di un partito che vuole guidare il Paese, c’è un pericolo.

A destra sono proprio messi davvero da schifo, diciamocelo, perché quando pensi di essere vicino all’impossibile, arriva uno come il leader della Lega e si mette a fare di peggio, insinuando, a proposito di cittadinanza, che si vogliono sfruttare i bambini per regolarizzare gli adulti.

Oggi una povera donna Ucraina, cui avevano appena bombardato e distrutto la casa, si disperava chiedendosi cosa avessero fatto lei e il suo paese per meritare quella disgrazia.

Se penso ai personaggi appena evocati, mi pongo la stessa domanda.

Il pensiero irreversibile dei desolanti Fratelli d'Italia

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