VIDEO | "Profumo di tigli", #unminutodilibri con Ruggeri in una città bellissima e misteriosa
Il ritrovamento di resti ossei umani nelle segrete di un'antica fortezza cittadina insospettisce un giornalista con il pallino dell'investigazione, che non si convince ad archiviare il fatto come un normale caso archeologico
Il ritrovamento di resti ossei umani nelle segrete di un'antica fortezza cittadina insospettisce un giornalista con il pallino dell'investigazione, che non si convince ad archiviare il fatto come un normale caso archeologico.
E' così che il medico scrittore messinese Giuseppe Ruggeri dedica il suo "Profumi di tigli" (Pungitopo) alla sua città natale, ispirando le vicende a luoghi reali e a personaggi a lui cari, un antiquario e un architetto, in cui il lettore riconoscerà le figure del compianto Franz Riccobono, cui il libro è espressamente dedicato, e Nino Principato. A essi in seguito si aggiungerà un sostituto procuratore, si calerà pertanto nelle viscere della città sotterranea alla ricerca della chiave dell'enigma. Una vicenda ambientata in una città bellissima e misteriosa, inondata a primavera dal profumo dei lunghi filari di tigli che riempiono d'ombra i suoi viali. Un odore che potrebbe diventare simbolo di cambiamento e rivoluzione delle coscienze.