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Mercoledì, 4 Ottobre 2023
Cronaca

Le difficoltà del 118, confronto in commissione Sanità

Sottolineata in tutta la Sicilia la mancanza di 220 autisti soccorritori e di molti medici sulle ambulanze

E’ stato un confronto sereno e costruttivo quello voluto dal presidente della Commissione Salute all’Ars Giuseppe Laccoto sulle criticità del servizio 118 in Sicilia. All’audizione sono intervenuti il dirigente generale del dipartimento regionale per la pianificazione strategica Salvatore Iacolino, il presidente della SEUS, la società che cogestisce il servizio di emergenza-urgenza 118, Riccardo Gabriele Castro, il responsabile dell’area operativa del 118 Sicilia Nicola Le Mura e i responsabili delle quattro centrali operative del 118 di Palermo-Trapani, Catania-Ragusa-Siracusa, Messina e Caltanissetta-Agrigento-Enna.

L’audizione di oggi è servita, intanto, a ribadire le criticità di un servizio essenziale e strategico quale quello del 118 che paga spesso a caro prezzo la mancanza di 220 autisti soccorritori e quello di molti medici sulle ambulanze – ha dichiarato l’onorevole Giuseppe Laccoto. Ma è stato anche affrontato il tema della programmazione cruciale per l’integrazione della pianta organica e si è preso atto dell’avvio delle procedure concorsuali per l’assunzione degli autisti soccorritori. C’è poi l’impegno a individuare con urgenza le soluzioni idonee per ovviare alla mancanza di medici a bordo delle ambulanze specialmente in quei territori lontani dagli ospedali. La presenza del medico a bordo è fondamentale per le diagnosi di ictus o di problemi cardiaci e quindi per individuare immediatamente il presidio sanitario più idoneo ad accogliere il paziente. Inoltre, si è discusso dei cosiddetti fermi tecnici delle ambulanze che danno luogo al ricorso alle eccedenze: su questo tema ho sottolineato l’esigenza di valutare attentamente l’aspetto della manutenzione ed eventualmente programmare l’acquisto di nuovi mezzi dal momento che è interesse preminente garantire la piena funzionalità delle ambulanze e quindi l’efficienza del servizio. La Commissione Salute vigilerà attentamente sull’attuazione delle soluzioni che sono emerse dal dibattito perché questa sede politica è il luogo della garanzia del diritto alla salute di tutti i cittadini siciliani” ha concluso . Laccoto.

Si è dibattuto anche dei disagi alle isole Eolie. Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, nel suo intervento ha evidenziato le peculiarità del territorio eoliano e sottolineato la necessità di disporre di un ospedale che sia davvero in grado di rispondere alle reali esigenze di salute e sicurezza degli eoliani, non mancando di evidenziare la necessità di avviare il percorso per la ricostituzione del centro nascita. Sono, quindi, intervenuti i rappresentanti del Coordinamento Eolie Sanità, ribadendo le istanze già avanzate lo scorso 23 dicembre con un articolato documento sottoscritto da ben 30 associazioni eoliane. È stata evidenziata la deficitarietà di un sistema sanitario locale ben lontano dal riuscire a garantire i Livelli Essenziali di Assistenza, sottolineando l’assoluta necessità di riuscire, quanto meno, a rispettare la pianta organica recentemente deliberata dalla giunta regionale così come quella di lavorare al suo necessario potenziamento. Nonostante le perplessità di qualche deputato, ci si è quindi uniti all’appello lanciato dal Sindaco di Lipari rispetto alla necessità che la Regione Siciliana chieda la riapertura di un centro nascite in deroga cosi come avvenuto in altre regioni italiane.  È invece apparsa piuttosto surreale la rappresentazione dell’attuale stato del nosocomio liparoto così come proposta dal commissario straordinario dell’ASP, Bernardo Alagna dalla cui esposizione, lo standard dei servizi ospedalieri eoliani sarebbe quasi al top. “A breve - ha dichiarato tra le varie cose Alagna, così come aveva avuto modo di fare l’anno scorso sempre nel mese di giugno - saranno appaltati i lavori per i due posti di terapia sub intensiva”.  I rappresentanti del Coordinamento Eolie hanno auspicato una riconvocazione a distanza di quattro mesi per verificare gli stati di avanzamento rispetto agli imprescindibili obiettivi di potenziamento dei servizi. Il Direttore dell’Assessorato regionale alla Salute ha proposto di riprendere i lavori del tavolo tecnico già costituito nel 2018 per verificare come meglio mettere a sistema le risorse dell’Asp

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