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Cronaca

Acqua, l'Amam incassa da Poste ma resta carica di debiti: proteste e rubinetti a secco

Un’estate caldissima, la piovosità fra le più basse degli ultimi trent’anni e la città nuovamente a secco, specie in alcune zone. Intanto questa mattina De Luca e Puccio hanno fatto il punto sulla situazione debitoria dell’azienda

Da questa estate l'erogazione dell'acqua in città si è ridotta di 400 litri al secondo rispetto allo scorso anno con la conseguente diminuzione del numero di ore di distribuzione su tutto il territorio messinese. "Un dato che va confrontato con un 2019 in cui abbiamo garantito l'erogazione anche h24 in alcuni villaggi di Messina" spiega Salvo Puccio, presidente di AMAM.

Tuttavia non basta questa constatazione a rassicurare le centinaia di cittadini che quest'estate si sono dovuti nuovamente scontrare (e continuano ancora a farlo) con carenze di acqua tali da dover richiedere anche l'intervento delle autobotti per sopperire all'inefficenza di una distribuzione che spesso non riusciva a garantire nemmeno il riempimento dei serbatoi privati.

"Abbiamo dovuto chiedere l'intervento delle cisterne tante volte soprattutto per il Quartiere Lombardo - spiega Lino Cucè, presidente della seconda circoscrizione - Quella zona rappresenta l'ultimo anello di distribuzione che proviene da Gazzi, e spesso già al secondo piano l'acqua non arrivava nemmeno a riempire i serbatoi".

Condizione, questa, vissuta anche dai cittadini di San Michele, Giostra e via Palermo. "Fino a oggi ho ricevuto segnalazioni da parte di diversi cittadini - spiega la consigliera della quarta circoscrizione Lorena Fulco - Quest'estate aprivo anche casa mia a molte persone che già alle 11 rimanevano senz'acqua". Criticità sempre più mal vissute dai cittadini, specie a fronte della politica più stringente da parte dell'Amam rispetto all'esigibilità dei pagamenti di bollette e utenze.

Penuria che se da una parte viene percepita nelle zone collinari, da un mese a questa parte interessa anche il centro storico e le aree più fornite di locali dove dalle 22.30 i rubinetti restano a secco e anche i bagni pubblici vengono interdetti al pubblico. 

"Il termine di paragone dovrebbe essere il 2018 - prosegue Puccio - perché è vero che l'autunno scorso è piovuto poco e le falde non hanno convogliato abbastanza acqua causando così la riduzione della portata per il 2020, ma si parla di una situazione che nel 2019 era stata regolarizzata e migliorata rispetto invece a un 2018 in cui alcune zone, come quella di Bordonaro, non avevano ancora l'erogazione h24".

 La portata della Santissima da 280 litri al secondo ne eroga attualmente 80, mentre Fiumefreddo da 930 è scesa a 800. Le ore di erogazione sono state quindi ridotte in tutte le zone. Come, ad esempio a San Filippo Superiore, che per aiutare le aree vicine ha diminuito le ore della propria erogazione, arrivata, nel 2019 a 24 ore su 24.

La situazione più critica resta quella della zona nord, ma si aggiunge anche Fondo Fucile alle aree più colpite dalla siccità. Intanto AMAM punta comunque a garantire non la riduzione del numero di ore ma una via di mezzo. "A Villaggio Aldisio si erogava nel 2018 dalle 5.30 alle 9.30. Poi siamo arrivati nel 2019 alle 13.30. Quest'anno l'erogazione si ferma alle 11. Stessa logica che avviene nel resto della città". 

Questa mattina intanto Poste Italiane ha svincolato i dieci milioni di euro che secondo il sindaco Cateno De Luca erano stati indebitamente vincolati e che serviranno a pagare parte dei debiti contratti dall'azienda con i fornitori di energi elettrica. Durante la conferenza tenuta dal primo cittadino insieme a Salvo Puccio a Pizza Antonello sono stati spiegati i termini della risoluzione della questione con Poste Italiane.

"Il danno derivante dal blocco è stato economico, a causa dell'impossibilità di far fronte ai creditori e fornitori, ambientale e sociale a causa dell'impossibilità di avviare con rapidità i cantieri relativi alle infrastrutture di cui ai bandi Masterplan e che risultano tutti appaltati ed aggiudicati ma per i quali non risultava possibile liquidare le anticipazioni qualora fossero stati consegnati i relativi cantieri: cantieri che oggi possono finalmente partire. - spiegano in una nota congiunta De Luca e Puccio - Restano da chiudere i contenziosi con Heracomm e per i quali AMAM si mostra disponibile ad ogni transazione che tenga conto di importi corretti ed effettivamente dovuti nonché di modalità di liquidazione che siano compatibili con una fase di ristrutturazione del debito oggi possibile per merito dei risparmi ottenuti in questi due anni". 

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