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Una operatrice chiede il trasferimento per motivi di salute ma dopo l'ok del segretario generale tutti gli altri presentano la stessa richiesta. Risultato: provvedimento revocato e ispezione al dipartimento. La solidarietà del Garante: "C'è una profonda sofferenza in quel gruppo di professionisti che si occupano dei nostri ragazzi, dei nostri disabili"

Possono otto assistenti sociali rispondere al mare di bisogno che c’è in città? La domanda sembra già dare una risposta e se ci mettiamo dentro che all’interno del gruppo di lavoro si registra “qualche mal di pancia” allora si comprende bene che la situazione non è delle migliori. Il malessere viaggia sulle righe di un paio di determinazioni. L’ultima è la n. 2863 del 04/04/2022 con la quale il segretario generale Rosanna Carrubba, ha disposto la revoca della determinazione n. 2600 del 28/03/2022 che autorizzava il cambio del profilo professionale nell’ambito della medesima categoria D da “Assistente Sociale” a “Funzionario Amministrativo” di un dipendente.

In sintesi: una dipendente aveva chiesto di essere trasferita ad altre mansioni per problemi di salute e stress psicofisico. L’istanza viene approvata ma quando la determina viene pubblicata nell’albo pretorio del Comune, gli altri sette colleghi assistenti sociali decidono di fare tutti richiesta di cambiamento qualifica, riportando esattamente la richiesta della collega a cui è stato approvato il cambio qualifica.

Alla Carrubba non è rimasto altro da fare che emettere in provvedimento di revoca della determina a favore della prima assistente sociale (che dovrà rimanere in servizio nonostante le sue difficoltà) e avviare una attività ispettiva sugli altri sette assistenti sociali che hanno fatto richiesta fotocopia di trasferimento e verificare se sia ipotizzabile “una azione preordinata e concordata”.

Una situazione gravissima che la dice lunga sulla grave sofferenza degli operatori che sopportano in un carico di lavoro importante. Se n'è parlato oggi con il Garante per l’Infanzia, Angelo Costantino, presente all’incontro in commissione consiliare Servizi sociali.

“Voglio manifestare la solidarietà a questi otto professionisti che si occupano i servizi sociali Messina a tempo indeterminato e per 36 ore settimanali – ha detto Costantino – tutto ciò è indicativo della profonda sofferenza. Leggevo che è possibile un procedimento disciplinare e mi dispiace tantissimo. Mi auguro che si possa risolvere in maniera veloce perché sono operatori che si occupano dei nostri ragazzi, dei nostri disabili. Se è accaduto ciò è per il clima che si vive in quel dipartimento, gli operatori hanno bisogno di sostegno, di risorse sia di personale che strutturali. Quindi solidarietà piena a questi professionisti e contestualmente mi auguro che anche il commissario si possa fare carico, in questa fase di passaggio, fino alla prossima amministrazione, delle esigenze di questi di questi operatori”.

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