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Cronaca

Aggressione Santa Teresa di Riva, in Cassazione confermati i 7 anni a Saporito

L'ultimo grado conferma il verdetto in Appello nei confronti del 31enne che due anni fa ha colpito con un pugno Gianluca Trimarchi

La corte di Cassazione ha inflitto la pena di 7 anni per Francesco Saporito, il 31enne messinese che la notte del 23 luglio 2019 ha colpito con un pugno Gianluca Trimarchi, 28 anni. Ieri il terzo e ultimo grado di giudizio ha quindi confermato la pena già stabilita in Appello nel luglio 2020. Si era giunti in Cassazione dopo il ricorso presentato dal legale di Saporito, l'avvocato Salvatore Silvestro.

A difendere la famiglia Trimarchi è stato l'avvocato Vittorio Di Pietro.

La vicenda

La notte del 23 luglio Gianluca Trimarchi passeggia sul lungomare di Santa Teresa dopo aver trascorso una serata alla discoteca Mammamia. Incrocia lo sguardo di Francesco Saporito, impegnato in una manovra per uscire da un parcheggio. I due iniziano a discutere e all'improvviso Saporito colpisce Trimarchi con un pugno e si allontana. Il 27enne resta a terra privo di sensi e viene immediatamente soccorso e trasferito al Policlinico. Le sue condizioni sono gravissime, Gianluca subisce un intervento di sei ore per un grave trauma cranico ed entra in coma. 

Saporito, intanto, si rende conto della gravità del gesto e si reca nella caserma dei carabinieri di Tremestieri. Davanti ai militari ammette di aver colpito Trimarchi con un pugno, raccontando però di averlo fatto solo per legittima difesa e di non essere scappato subito dopo. Nelle ore successive il 30enne messinese viene arrestato con l'accusa di lesioni gravissime per poi essere ristretto ai domiciliari dopo l'istanza di scarcerazione presentata dal suo avvocato. 

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