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Cronaca

Brutale aggressione per l'eredità, una madre massacra di botte suo figlio con l'aiuto del fratello: arrestati

L'allarme della moglie della vittima e il provvidenziale aiuto di un poliziotto fuori servizio ha evitato il peggio. Trenta giorni di prognosi all'uomo finito in ospedale con le ossa rotte

Aggredito con violenza e ferocia dalla madre e dal fratello che lo ha immobilizzato con le gambe stringendogli braccia e collo fino a fargli mancare l'aria mentre la donna lo colpiva ripetuamente sul tronco e sulla testa con un pesante attrezzo da lavoro.

Una scena da film horror quella a cui ha assistito anche la moglie della vittima presente al momento dell'aggressione, che ha dato l'allarme chiedendo l'intervento delle volanti. Solo il provvidenziale intervento di un poliziotto libero dal servizio ha impedito conseguenze più gravi.

Una aggressione per la quale ora la madre, 60 anni e il fratello, 34, sono finiti in carcere e dovranno rispondere di tentato omicidio in concorso, violenza privata e minacce. La vittima ha riportato un trauma contusivo facciale con frattura delle ossa nasali, escoriazioni e contusioni diffuse, un trauma distorsivo alla caviglia con una prognosi di 30 giorni.

Le indagini esperite dalla Polizia di Stato, coordinata dall’Autorità Giudiziaria, hanno permesso di ricostruire la vicenda e di risalire alle motivazioni della brutale aggressione, riconducibili a controversie ereditarie legate all’uso di una porzione di terra attigua alle abitazioni di entrambe le parti, già in passato oggetto di cause civili.

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