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Cronaca

Festa dell'Arma, il generale Robusto: "Vivere da carabiniere con l'intensità di un uomo"

Il messaggio del comandante dell'Interregionale per il 205esimo anniversario dell'Arma. L'invito ai numerosi bambini che hanno affollato il cortile della caserma: "Non smettete mai di sognare"

“E’ stato magnifico e splendido essere vostro comandante, vivere la vita del carabiniere, con l’intensità di un uomo, prima che un carabiniere". Un comandante "che crede ed ha sempre creduto e amato ciò che ha fatto, in ciascun giorno dei 50 anni dell’intera sua vita militare”. Il generale Luigi Robusto, comandante dell’Interregionale, ha salutato con commozione i partecipanti alla cerimonia in occasione del 205° anniversario della fondazione dell’Arma dei carabinieri che si è svolta alla caserma “Bonsignore”. Numerose le autorità ed i militari presenti, ma i protagonisti sono stati gli studenti, grandi e piccoli che hanno affollato il cortile della caserma. Per l’ufficiale è stata una ricorrenza speciale a coronamento di una lunga carriera. Ha ricordato, infatti, che è sua ultima festa dell’Arma con la divisa, che però porterà sempre dentro di sé. Un discorso senza freddi numeri dei risultati conseguiti ma con intensità e sentimento mettendo in primo piano l'aspetto umano del carabiniere.

 Dopo la lettura del messaggio del presidente della Repubblica e dell’ordine del giorno del comandante generale dell’Arma dei carabinieri, il generale di corpo d’armata Robusto ha preso la parola ringraziando le autorità presenti e tutti gli intervenuti alla cerimonia. Si è rivolto a tutti i rappresentati delle Istituzioni evidenziandone e confermandone il rapporto di leale, costante e concreta collaborazione avuto su tutto il territorio del comando Interregionale citando fra l’altro il prefetto di Messina. Ha anche parlato della collaborazione con le altre forze armate e di polizia, gli enti locali, le associazioni carabinieri e combattentistiche e d’Arma, e si è soffermato sul ruolo centrale della chiesa, con i suoi parroci dislocati sul territorio e vicini ai cittadini come i comandanti delle stazioni dei carabinieri. “Molti hanno definito la figura dei carabinieri come  quella di un sacerdote laico cristiano-ha detto – quando siamo buoni carabinieri abbiamo rispettato il rapporto con la chiesa”.

Si è poi rivolto ai bambini che, numerosi, hanno partecipato alla cerimonia affollando il cortile della caserma, rivolgendo loro l’auspicio di “non smettere mai di sognare”, onorando sempre l’altro, il prossimo, il diverso ed imparare ad essere giusti per “imparare a giocare una partita bella e onesta”. Al termine della cerimonia, le scolaresche e tutti i cittadini intervenuti  alla cerimonia hanno potuto visitare uno stand allestito a Villa Mazzini, in cui sono stati esposti i mezzi di pronto intervento dei carabinieri. Alcune unità cinofile dell’Arma, provenienti da Catania e Palermo, hanno svolto delle dimostrazioni di ricerca di armi e stupefacenti.

A conclusione della cerimonia il comandante Interregionale, in rappresentanza dei militari di tutti i reparti dell’arma che operano in Sicilia ed in Calabria ha premiato, con la concessione dell’encomio semplice, i carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Catania e del gruppo di Locri che si sono distinti in attività di servizio.

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