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Cronaca

"Educatori non ci si improvvisa", critiche ai requisiti del bando "Mamme di giorno"

Durissimo l'intervento del presidente dell'associazione nazionale pedagogisti ed educatori italiani (Apei) Samuele Amendola contro l'avviso pubblico di Comune e Messina Social City

"Educatori non ci si improvvisa": è durissimo l'intervento del presidente dell'associazione nazionale pedagogisti ed educatori italiani (Apei) Samuele Amendola contro l'avviso pubblico di Comune e Messina Social City per il servizio "Mamme di giorno" e "Nidi famiglia". 

Pubblicato l'avviso "Mamme di giorno"

Sul banco degli imputati i requisiti selettivi. "Si parla di un semplice Diploma o di esperienza della maternità come abilitante ad esercitare una professione che in realtà è normata da una legge nazionale - rileva Amendola - quella di educatore dei servizi educativi per l'infanzia. Quello educativo e di cura delle bambine e dei bambini è un lavoro serio ed estremamente delicato che richiede specifiche competenze educative e conoscenze pedagogiche per l'elaborazione e la realizzazione di un progetto educativo che presti la giusta attenzione all'ambiente fisico, sociale, relazionale, nel rispetto dei processi di sviluppo e maturazione della personalità infantile. Educatori non ci si improvvisa! L'educazione del bambino nei primissimi anni di vita (parliamo di un servizio rivolto a bambini dai 3 ai 36 mesi) non può essere affidata al caso o all’esperienza personale, certamente valida quando ci si prende cura del proprio figlio, ma non sufficiente per gestire un servizio educativo rivolto all'infanzia e sovvenzionato con denaro pubblico".

La legge 205 del 2017 ha definito le qualifiche per l’educatore professionale socio-pedagogico e per il pedagogista con i relativi titoli universitari e il decreto legislativo 65 del 2017 ha riorganizzato tutti i servizi educativi per l'infanzia, rientranti a tutti gli effetti nel “Sistema integrato di educazione ed istruzione dalla nascita sino ai tre anni”.  La presidente provinciale Apei Messina Roberta Giusto, ha già fatto pervenire una nota al Comune di Messina e all’Azienda Messina Social City evidenziando la necessità di rivedere l’Avviso Pubblico prevedendo per tutto il personale la corretta qualifica ai sensi della legge nazionale vigente in materia di servizi educativi per l'infanzia. 

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