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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Operazione Predominio, tutti i nomi degli arrestati: anche 5 pentiti che non avevano mai interrotto i rapporti coi clan

Sono tutti accusati di reati legati al narcotraffico e solo per Stracuzzi anche detenzione armi. L'inchiesta nata nel luglio dell'anno scorso quando i poliziotti della mobile hanno iniziato a indagare su ex collaboratori di giustizia

Sono quattrordici i provvedimenti cautelari nell’ambito dell’operazione Predominio che hanno portato in carcere anche ex collaboratori di giustizia che avevano ricostituito i clan per controllare di nuovo il territorio in città.

In carcere sono finiti  di Alberto Alleruzzo, 38 anni, Michele Alleruzzo, 37, Angelo Arrigo, 31 anni, Vincenzo Barbera, 53, Orazio Bellissima, 43, Stellario Brindandì, 52 anni, Nicola Galletta 52 anni, Antonino Stracuzzi, 45 anni.

Gli arresti sono stati notificati presso l’istituto di pena dove era già detenuti anche a Gaetano Barbera, 49 anni e Salvatore Bonaffini di 47 nonché a Giuseppe Cutè 37 anni. Agli arresti domiciliari Giovanni Ieni, classe ’71.

Mafia, ex pentiti arrestati: avevano ripreso il controllo su droga ed estorsioni

I 5 ex pentiti di mafia arrestati al'alba di oggi dalla Squadra mobile di Messina, guidata dal vicequestore aggiunto Antonio Sfameni, secondo gli inquirenti non avrebbero mai interrotto "i contatti con i clan di Cosa nostra" dello Stretto. I cinque ex collaboratori di giustizia tutti accusati di associazione mafiosa sono: Nicola Galletta considerato il killer del clan di Giostra, Gaetano Barbera, Salvatore Bonaffini, Pasquale Pietropaolo e Antonino Stracuzzi, quest'ultimo risponde anche di detenzione e porto di armi.

Notte di perquisizioni e arresti | VIDEO

Galletta, Pietropaolo e Bonaffini dopo avere ultimato il percorso di collaborazione con la giustizia, erano tornati a Messina. L'obiettvo degli ex collaboratori era quello di riprendere "il controllo del territorio". Sono tutti accusati di reati legati al narcotraffico e solo per Stracuzzi anche la detenzione armi. L'inchiesta è nata nel luglio dell'anno scorso quando i poliziotti della Squadra mobile hanno iniziato a indagare sugli ex pentiti che avevano relazioni con esponenti dei clan mafiosi di Messina.

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