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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Mazzarrà Sant'Andrea

“Rubava nei vivai e riforniva la sua azienda”, quattro arresti tra Barcellona, Furnari e Mazzarrà

Il 50enne Roberto Mazzarà in carcere e altri tre ai domiciliari dopo l'indagine dei carabinieri avviata in seguito alle denunce di alcuni imprenditori del settore florovivaistico. L'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reiterati furti aggravati. Contestato anche furto di energia elettrica e lavoro nero

Quattro arresti all’alba di oggi, tra i comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Furnari e Mazzarrà Sant’Andrea. I carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta della Procura guidata da Emanuele Crescenti, a carico di quattro soggetti, uno ristretto in carcere e tre sottoposti agli arresti domiciliari, poiché gravemente indiziati dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti all’interno di aziende vivaistiche.

In carcere è finito Roberto Martorana 50enne di Mazzarrà Sant’Andrea, ai domiciliari Antonino Martorana, 28enne di Mazzarrà Sant’Andrea; Marco Chiavi, 26enne di Mazzarrà Sant’Andrea e Christian Pietrafitta, 28enne di Mazzarrà Sant’Andrea.

Il provvedimento scaturisce da un’attività di indagine, denominata “Predator”, partita nell’aprile 2021. I carabinieri di Barcellona e Furnari, coordinati dai sostituti Emanuela Scali e Veronica De Toni, indagavano si denunce presentate da vivaisti della zona di Mazzarrà Sant’Andrea, in relazione ai furti di piante subiti all’interno delle rispettive aziende.

Il Comune di Mazzarrà Sant’Andrea è notoriamente conosciuto come la “città dei vivai”. I militari, hanno acquisito, anche attraverso la collaborazione degli imprenditori locali, importanti elementi probatori confluiti nel provvedimento cautelare.

Sono stati ricostruite le responsabilità degli indagati, accertando il ruolo di ciascuno all’interno dell’associazione capeggiata da Roberto Martorana. I quattro, una volta individuato l’obiettivo da colpire, approfittavano delle ore notturne per introdursi nei vivai ed asportare le piante. Sono stati ricostruiti nel dettaglio cinque episodi di furto per un danno complessivo ammontante a oltre 30.000 euro.

Nel corso delle indagini sono stati effettuati importanti riscontri, culminati nel sequestro del vivaio di Roverto Martorana, dove all'interno, hanno rinvenuto numerose piante risultate provento di furto nonchè allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica. Alle operazioni di sequestro hanno partecipato anche i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Messina che hanno accertato inosservanza delle norme in materia di lvoro e violazioni di legge e regolamenti fiscali, constatando la presenza di tre lavoratori sprovvisti di contratto. Per tale violazione sono state elevate sanzioni amministrative pari a 12 mila euro.

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