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Cronaca

Scontro sull'Asp, Razza a De Luca: “Pressioni indebite”, il sindaco: “Li denuncio per epidemia colposa”

Botta e risposta tra l'assessore regionale alla Salute che replica alle accuse del sindaco. Sul banco degli imputati sempre tracciamenti e gestione dei rifiuti. “Non tocca a noi, senza contratto né copertura finanziaria, grazie al prefetto di aver chiarito la situazione”

“Non accetto pressioni e il rispetto della legge è una precondizione per qualsiasi decisione ed è un obbligo giuridico”. Non si è fatta attendere la replica dell'assessore alla Salute Ruggero Razza in questi giorni sotto pressione non solo per il susseguirsi di impegni legati alla possibile e imminente proclamazione della zona rossa in tutta la Sicilia.

La risposta - rilasciata stamattina all'Ansa - è indirizzata al sindaco di Messina che da settimane ormai lo chiama in causa sulle inefficienze dell'Asp chiedendo la testa del direttore generale Paolo la Paglia.

"In una terra che ha visto cadere per mano mafiosa centinaia di donne e uomini - è la dichiarazione dell'assessore - che ha pianto figli straordinari per la loro rettitudine morale, chi si autodefinisce 'autentico uomo delle istituzioni' dovrebbe saper dosare le proprie esternazioni. Se il sindaco Cateno De Luca ritiene che nei suoi confronti il presidente della Regione o il sottoscritto abbiano agito con 'logica mafiosa' o che si stia facendo qualcosa contra legem, vada subito a denunciarci. Altrimenti smetta di arrampicarsi sugli specchi. E chieda consiglio al suo difensore: gli dirà che esercitare una pressione indebita sulle autorità istituzionali, cui compete il procedimento amministrativo che si è aperto con la nomina della commissione ispettiva sull'Asp di Messina, costituisce reato".

Razza ha puntato l'attenzione sulla necessità di allentare la tensione. "Ho detto e ripeto - aggiunge - che non accetto pressioni e che il rispetto della legge costituisce una precondizione per qualsiasi decisione ed è un obbligo giuridico. In questo momento di crescita della curva epidemica in tutta Italia ed in Sicilia, con la necessità di adottare iniziative stringenti e di condividere responsabilità istituzionali, ciascuno le proprie, trovo singolare che il sindaco di una grande e nobile città continui strumentalmente ad alzare il livello della tensione. Non serve a nessuno. Non serve neppure al sindaco De Luca che farebbe meglio alla propria comunità se dismettesse l'ascia di guerra che brandisce quotidianamente nel tentativo di trasformare l'azione amministrativa in una dannosa, perenne, inutile contrapposizione".

“Tu lasci la Paglia? Ci sarà la sommossa”

“Razza parla di pressione indebite? Mi denunci lui. Io ho fatto tutto alla luce del sole, nel mio ruolo e nella mia qualità”, è la replica del sindaco Cateno de Luca che dopo la nota di Razza è tornato a tuonare sulle mancanze della Regione e dell’Asp.

“Adesso sono io che preparo una denuncia contro Razza e Musumeci per epidemia colposa”, ha aggiunto De Luca tornando su tutti i temi caldi dello scontro, dal mancato tracciamento, ai rifiuti, agli oltre tremila positivi che sono stati individuati solo di recente dal commissario Marzia Furnari. “Guardami negli occhi Razza - ha detto rivolgendosi direttamente all'assessore - ora tu pensi di farmi un dispetto lascianto la Paglia al suo posto per vedere se io ritiro le dimissioni? Da oggi scattano 20 giorni se tu pensi di intimidire la città lasciando La Paglia lì e per uccidere De Luca, ci sarà la sommossa. Nascerà un caso storico, dove un sindaco è stato costretto a dimettersi contro le logiche politico-mafiose consumate alle spalle di una città”.

VIDEO | Rifiuti in casa dei positivi? Possono aspettare

De Luca è tornato anche sulla questione dei rifiuti. Secondo il sindaco al tavolo tecnico di oggi è emerso che non è perfezionato nessun passaggio e competenza della raccolta rifiuti al Comune ed ha ringraziato il prefetto di aver chiarito una situazione che riguarda tutti i comuni. “Non c'è ancora nessun contratto,  né copertura finanziaria - ha detto il sindaco -  neanche questo sono stati capaci di fare. Pensate che cerino che ci stavano passando in mano questi baluardi della legalità!”.

Chiarimenti a ruota libera, in diretta facebook, che si sono concluse con la “minaccia” di una richiesta di accesso agli atti sulla vicenda che riguarda il direttore generale e la commissione di indagine. “Tu sei responsabile di questa situazione” , ha datto De Luca rilanciando sugli affari per “dieci milioni di euro” che ruotano attorno alla sanità che “chi tocca muore”. 

articolo modificato alle 16.50 del 15 gennaio 2021 // inserite le dichiarazioni del sindaco

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