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Cronaca

Meno tecnici per la prevenzione infortuni sul lavoro, Cgil: "Ci si indigna per le morti bianche ma si riducono gli organici"

Ieri un'infuocata assemblea al Mandalari tra il sindacato e l'Asp. Pronta la mobilitazione

"Ci si indigna per le morti bianche ma si riducono gli organici". La Fp Cgil accende i fari sulle criticità della pianta organica dell'Asp relativamente ai tecnici per la prevenzione e annuncia uno stato di mobilitazione. La protesta dopo l’assemblea dei lavoratori tenutasi ieri nell’aula “Ata Mannino” dell'istituto Mandalari. All'ordine del giorno tutte le criticità che affliggono un settore cruciale del sistema di assistenza sanitaria.

"La principale questione che ha tenuto banco - dichiarano Francesco Fucile, segretario generale della Fp Cgil, Antonio Trino, segretario provinciale con delega alla sanità e Giuseppe Romeo
Rsu e segretario aziendale Asp, è la riduzione in Pianta Organica dei posti dedicati ai tecnici della prevenzione, da noi fortemente contestata, anche in ultimo con la nota inviata al Prefetto ed alle Procure di Messina, Barcellona e Patti". I dirigenti sindacali hanno stigmatizzato il comportamento del management dell’ASP Messina «che pur prendendo impegni davanti al Prefetto, nel tavolo permanente dallo stesso convocato, per rafforzare il sistema di analisi integrato volto a potenziare le capacità di intervento degli Enti a livello preventivo, di vigilanza e sanzionatorio, a tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro, ha proceduto a contrarre, in maniera considerevole, la dotazione organica dei Tecnici della Prevenzione. È una contraddizione in termini – continuano Fucile, Trino e Romeo -, prendere impegni per intensificare attività di verifica e controllo e contrarre il numero dei dipendenti deputati a eseguirli".

Numerose perplessità sono state espresse anche rispetto alla modalità organizzative "con le quali l’azienda riuscirà a garantire i Lea, considerando che lo Spresal, organo di vigilanza per
eccellenza, funziona dal lunedi al venerdi, dalle ore 8 alle ore 14 e con due rientri pomeridiani il martedi ed il giovedi, dalle 14:30 alle 17:30, con servizio di pronta disponibilità notturno e festivo, con evidenti scoperture pomeridiane e dell’intero giorno di sabato. Ci troveremo nella condizione di dover tutelare gli incolpevoli Tecnici allorquando verranno chiamati dalle autorità, in orario pomeridiano o di sabato, e non ci sarà nessuno a garantire la presenza".

Per la Fp Cgil  "è inaccettabile che i vertici ASP abbiano inteso ridurre di 3 unità i Tecnici della Prevenzione nella previsione organica, scendendo da 17 a 14, disconoscendo evidentemente
l’attività svolta dagli stessi, impegnati nei sopralluoghi ispettivi in 2 o addirittura in 3 contemporaneamente, con un carico di lavoro insostenibile, a meno che non si riduca l’attività
ispettiva-preventiva-repressiva. Situazione altrettanto critica, si riscontra tra l'altro, anche in altri servizi in cui operano i tecnici della prevenzione in forza all'Asp di Messina, in cui vengono svolte importanti attività di sanità pubblica e di prevenzione, come quelle relative al SIAN (Servizio Igiene degli alimenti) in merito alla Gestione dell’anagrafe degli stabilimenti del settore alimentare (OSA) divisa per tipologia ed attività, Controlli ufficiali (ispezioni, campionamenti di alimenti/bevande, MOCA, Fitosanitari, Acque per il consumo umano, ecc..), altre attività ufficiali e provvedimenti conseguenti, espletamento del piano regionale residui, espletamento del piano OGM, controllo dei contaminanti negli alimenti, gestione stati di allerta alimenti, attività ufficiale per infezioni,
intossicazioni e tossinfezioni alimentari; ed al Siav (Servizio igiene ambienti di vita) in merito alla tutela della salute nell’uso delle piscine pubbliche o di uso pubblico, tutela delle condizioni igieniche e di sicurezza degli edifici ad uso scolastico e ricreativo, tutela delle condizioni igieniche e di sicurezza delle strutture destinate ad attività sanitaria e socio-sanitaria, tutela della popolazione dal rischio 'amianto'. Altro settore critico è il Dipartimento Veterinario, che con soltanto 12 tecnici della prevenzione è impegnato in attività di sanità animale e in controlli relativi agli alimenti di origine animali e mangimi. Le criticità che si riscontrano nei predetti settori fanno registrare una carenza generale di circa 20 unità di personale di vigilanza.

"Vorremmo infine evidenziare – sottolineano i dirigenti sindacali -, come il nostro territorio sia tristemente famoso per le vicende di cronaca sulle tante, innocenti morti bianche che urlano giustizia ad una società talmente civile da dichiarare l’inasprimento dei controlli sotto i riflettori,salvo poi, “dietro le quinte”, ridurre gli organici di coloro che sono deputati ad effettuare i
controlli e le verifiche".

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