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Cronaca

Corruzione in atti giudiziari, assolto il magistrato Olindo Canali

La decisione del gup di Reggio Calabria sull'ex procuratore di Barcellona Pozzo di Gotto. Assolto anche il pentito Carmelo D'Amico che diede il via all'inchiesta con le sue dichiarazioni

Assolto perchè il fatto non sussiste. Si è concluso così il processo, celebrato nel pomeriggio a Reggio Calabria, nei confronti del magistrato Olindo Canali, ex procuratore di Barcellona Pozzo di Gotto. Per lui, l'accusa aveva chiesto sei anni per corruzione in atti giudiziari. L'inchiesta è nata dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Carmelo D’Amico, anch'egli imputato e assolto, che riferì di aver consegnato 50mila euro destinati a Canali, ma la promessa era di 300 mila, a seguito della presunta mediazione con il cognato del boss Giuseppe Gullotti, Salvatore Rugolo.

Nel dettaglio, sono state due le ipotesi di reato contestate dalla Procura. La prima riguardava la presunta corruzione al processo per il triplice omicidio Geraci-Raimondo-Martino avvenuto nel 1993. L'altro episodio risale invece al 2008 ed è relativo al maxiprocesso Mare Nostrum e alle indagini sull'omicidio del giornalista Beppe Alfano. 

Olindo Canali è stato difeso dagli avvocati Ugo Colonna e Francesco Arata, Carmelo D’Amico dall’avvocato Antonietta Pugliese e Giuseppe Gullotti dagli avvocati Franco Bertolone e Tommaso Autru Ryolo. Parte civile assistita dall’avvocato Fabio Repici, per la famiglia Alfano, e Filippo Barbera per i familiari delle vittime Geraci, Raimondo e Martino.

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