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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Atm, Cisal Ugl e Orsa: "Ricorso alla Corte dei Conti tardivo e parziale"

Le tre sigle sindacali rivendicano la paternità sulla denuncia riguardo gli avanzamenti di carriera temporanei e le relative differenze stipendiali del personale dell'azienda trasporti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MessinaToday

Apprendiamo dalla Stampa che un esposto sindacale alla Corte dei Conti denuncia l’ordine di servizio numero 17 del 27.08.2019 con cui Atm, secondo i denuncianti, dispone “modifiche unilaterali di posizioni organizzative del personale che determinano avanzamenti temporanei di carriera dei dipendenti, senza tra l’altro concorsi interni ad evidenza pubblica, e con il relativo dispendio economico vista l’assegnazione di differenze retributive per parametri superiori”. Il ricorso de quo, seppure sommariamente condivisibile nei contenuti, appare tardivo e parziale.

Tardivo perchè FAISA-UGL e ORSA, con lettera del 10 settembre 2019, inviata al direttore generale e alla Commissione dei Liquidatori, avevano già denunciato, con tempestività, l’ordine di servizio numero 17 del 27.08.2019 segnalando l’annosa anomalia degli avanzamenti di carriera temporanei e le relative differenze stipendiali senza, fra l’altro, suscitare l’interesse di altre sigle sindacali. Parziale perché denuncia solo le differenze stipendiali “elargite” dall’attuale gestione aziendale ed evita di segnalare alla Corte dei Conti che il sistema degli avanzamenti temporanei di carriera è un malcostume che in Atm si perpetra da anni.

Ad esempio, le differenze stipendiali elargite nell’era Foti – De Almagro si sono protratte oltre i termini del provvisorio. All’epoca la dirigenza dimenticò(?) di sospendere entro i termini previsti l’utilizzo a parametro superiore di alcuni dipendenti cui oggi Atm, se vuole evitare contenziosi legali, sarà costretta a riconoscere la promozione e il relativo aumento di stipendio DEFINITIVO. Se per contingenti e dimostrate esigenze organizzative l’Azienda individua un dipendente per ricoprire, provvisoriamente, un incarico pertinente al parametro superiore, il provvisorio aumento stipendiale (per tre mesi) può essere annoverato fra i normali costi di gestione. Il “trucco” e il danno erariale si concretizzano nel momento in cui cessa l’esigenza organizzativa e il lavoratore resta inquadrato, per distrazione(?), a mansione superiore oltre i tre mesi, fino ad acquisire diritto alla promozione definitiva.

Come si è verificato per le differenze stipendiali “elargite” durante la gestione Foti/De Almagro. Il sindacato serio e responsabile deve pretendere il rispetto delle regole sempre!!! FAISA, UGL e ORSA denunciavano gli anomali e dispendiosi avanzamenti di carriera provvisori durante la gestione Foti-De Almagro ma hanno segnalato simili eventi anche nei recenti tavoli di confronto aziendale presieduti dall’ex presidente del CdA Giuseppe Campagna, senza ottenere la svolta auspicata.

In data 10 settembre 2019, si sono rivolti alla Commissione dei Liquidatori e al direttore generale chiedendo “l’azzeramento di tutte le differenze stipendiali in atto e il rientro nei livelli di competenza del personale che fino a oggi è stato utilizzato provvisoriamente in mansioni superiori”. Auspichiamo una soluzione interna all’Azienda attraverso un incisivo intervento della Commissione dei Liquidatori e della Direzione Generale, evitando di chiamare in causa istituzioni terze e alimentare irresponsabili guerre di stampo politico che in fase di liquidazione possono solo nuocere al rilancio dell’Atm e al futuro dei lavoratori. 

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