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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Concorso autisti Atm, gli esclusi denunciano altre magagne: nuovi documenti in Procura

Riflettori riaccesi sulla long list dello scorso anno per il reclutamento di conducenti. Nella nuova graduatoria ci sarebbero ancora candidati senza i requisiti e irregolari attribuzioni di punteggio. Dopo le prime denunce l'azienda trasporti aveva licenziato tre dipendenti, ma adesso potrebbe riaprirsi il caso

Idonei al servizio, ma con residenze farlocche, conoscenza della lingua inglese non certificata e perfino patenti inesistenti. Sono le presunte irregolarità di alcuni autisti presenti nella graduatoria Atm dopo la long list del 2021. A metterle nero su bianco sono stati alcuni colleghi rimasti fuori dalle assunzioni che negli ultimi giorni si sono recati in Procura con nuovi documenti alla mano sul concorso bandito dall'azienda trasporti per reclutare operatori d'esercizio. Le prime denunce, sfociate poi in un esposto alla Magistratura, avevano portato al licenziamento di tre dipendenti allontanati dalla stessa Atm, dopo un'indagine interna, per aver presentato false autocertificazioni sui titoli vantati. Ma adesso, così come avvenuto lo scorso maggio, sono state segnalate ulteriori presunte irregolarità sull'attribuzione dei punteggi ai singoli candidati che, a loro volta, sarebbero stati inseriti in graduatoria senza avere i requisiti. Osservazioni provenienti da una seconda richiesta d'accesso agli atti e adesso all'attenzione di Palazzo Piacentini.

I dubbi sui titoli di oltre venti autisti in graduatoria

L'attenzione degli esclusi si è spostata sulla nuova graduatoria che l'azienda ha pubblicato tenendo conto delle ultime vicende. E anche in questo caso non mancherebbero le anomalie su una ventina di profili, alcuni dei quali vicinissimi ad entrare in servizio. In lista ad esempio ci sarebbe chi ha ottenuto i 20 punti riconosciuti ai possessori di patente del tipo E, pur avendo allegato alla domanda la patente D. Altri soggetti avrebbero invece partecipato al concorso con la Carta di Qualificazione del Conducente (CQC) scaduta senza attestare l'iscrizione ad un corso per rinnovarla. Un aspirante avrebbe certificato di possedere un diploma assicurandosi maggior punteggio, ma tra i documenti spunterebbe solo la licenza media. Diversi i casi sospetti su residenza e domicilio: c'è chi pur dimostrando di lavorare al Nord, dichiara di risiedere a Messina. 

Il caso dei quiz duplicati e le domande "difficili"

In alcuni casi sarebbe stato attribuito perfino un punteggio doppio grazie ad un'escamotage. C'è infatti chi avrebbe dichiarato di aver lavorato sia nel settore del Trasporto Pubblico Locale che in quello dell'autonoleggio da rimessa con il medesimo datore di lavoro e in un periodo analogo. Anche il servizio in un centro per anziani sarebbe stato fatto rientrare nell'ambito del Tpl con un notevole vantaggio in termini di punteggio e di posizione in graduatoria. Dubbi perfino sulla conoscenza della lingua inglese che per alcuni alcuni sarebbe stata attestata da enti non certificati.

Ma sulla vicenda potrebbe esserci il coinvolgimento di un'altra società partecipata. Tra i documenti depositati in Procura dai candidati esclusi, c'è anche il caso di un soggetto licenziato da Atm per mancato possesso di titoli e adesso in servizio come autista in un'azienda controllata dal Comune dopo aver ottenuto la massima valutazione. Toccherà adesso alla Procura valutare la documentazione ed eventualmente estendere le indagini partite la scorsa estate. 

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