Pulizia su bus e tram, per i sindacati il servizio è inefficiente ma l'Atm replica: "Igiene a bordo certificata dai Nas"
Continua a tenere banco il futuro dei dieci dipendenti della ditta Zenith. Sgb chiedono garanzie occupazionali e denunciano la precarietà dei lavoratori che sanificano i mezzi. Il confronto in Commissione prima dello sciopero. Spunta l'ipotesi internalizzazione del servizio
Continua a tenere banco il futuro occupazionale dei dipendenti della Zenith, la società che gestisce in appalto il servizio di pulizia dei mezzi Atm. Dopo la protesta dello scorso 4 maggio e l'annuncio di uno sciopero, il dibattito tra sindacati e Atm si è spostato a Palazzo Zanca. Stamani la commissione Trasporti, presieduta dal consigliere Libero Gioveni, si è infatti riunita in seduta straordinaria per approfondire la questione dopo le denunce di Sgb.
In Aula il presidente dell'azienda trasporti Giuseppe Campagna, accompagnato dal componente del CdA Salvatore Ingegneri e i rappresentanti sindacali di SGB Sicilia Vincenzo Capomolla e Antonino Zullo.
"I sindacalisti - spiega Gioveni - hanno denunciato le condizioni di precarietà dei 10 lavoratori della ditta appaltatrice del servizio che lavorano con un contratto di sole 15 ore settimanali, sostenendo che il servizio, a fronte di questo numero esiguo di ore di lavoro pro-capite, non può risultare efficiente". La replica di Atm non si è fatta attendere. "Campagna - riassume il consigliere di Fratelli d'Italia - sostiene che queste denunce non rispondono al vero, tanto da aver avuto in azienda anche una ispezione dei Nas in data 17 marzo 2021 a seguito della quale hanno chiaramente certificato i livelli accettabili dell'igiene e della pulizia nei mezzi e negli ambienti".
Durante il dibattito è successivamente emersa anche la proposta di internalizzazione del servizio, ma per procedere in questa direzione si renderebbe necessaria una modifica allo statuto aziendale.