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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Pandemia e crisi del turismo, l'Autorità portuale programma il rilancio economico dello Stretto

Grazie all'approvazione del rendiconto dell’esercizio 2020 previsti sostegni e interventi per un totale di 9 milioni di euro. Crocierismo, turismo e agevolazioni per le attività collegate a mare e navigazione le priorità. Mario Mega: "Programmare la ripartenza anche con incentivi per la transizione ecologica"

Organizzare la ripartenza dopo l'emergenza pandemica e programmare misure a sostegno economico per le attività marittime colpite dal covid. Queste le linee guida che hanno consentito all'Autorità portuale di sistema di mettere a disposizione 9 milioni di euro dal rendiconto generale del 2020 per il rilancio dello Stretto e dell'attività commerciale e turistica a esso collegate. 

Fra gli obiettivi approvati in seno alla seduta del Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, anche un piano marketing per il rilancio del traffico crocieristico e l'organizzazione di un protocollo di prevenzione per i passeggeri. Nonostante la riduzione del 16% delle entrate sia stata effetto della pandemia in corso la ripartenza è la priorità dell'ente.

"La finalità del progetto è quello di avviare delle azioni innovative che consentano principalmente di rilanciare il settore del crocierismo, di sostenere le aziende a potenziare il welfare dei lavoratori impegnati in tutti i nostri porti e delle loro famiglie e di aiutare concessionari ed operatori a programmare la ripartenza anche con incentivi di natura economica sugli investimenti in interventi per la transizione ecologica delle loro attività e dei loro impianti", ha commentato il presidente Mario Mega. "Nelle prossime settimane trasformeremo, con la collaborazione degli stessi operatori e dei nostri stakeholder, le idee in azioni concrete così da avviare prima possibile tutte le iniziative", ha aggiunto. 

Iscrizioni e rinnovi 

Una delle urgenze dell'autorità è anche il posizionamento su "nuovi mercati e innovativi scenari di azione", si legge nella relazione. Un progetto pensato sul triennio 2021-2023, "al fine di assicurare una continuità di intervento che vada oltre l’emergenza in corso accompagnando il sistema portuale verso una ripresa tale da modificare l’inerzia negativa di questi ultimi anni", sottolineano ancora.  L'idea è quella di puntare sulla compartecipazione di diverse forze in campo.

Da sindacati, a operatori portuali, ad armatori, a lavoratori e industriali. Il programma di incontri è già stato calendarizzato, evidenziando la necessità di "avviare ulteriori iniziative oltre a quelle del 2020, relative soprattutto al sostegno per il rilancio del sistema portuale e l’intercettazione di nuovi traffici oltre al consolidamento di quelli tradizionali messi a rischio dalla crisi pandemica", spiegano. Oltre alla revoca dell'obbligo di versamento della tassa per nuove iscrizioni e per i rinnovi della tassa per le attività del demanio marittimo dei porti di Messina e Milazzo, l'autorità ha predisposto anche l'applicazione del canone minimo per le autorizzazioni per l'esercizio delle attività portuali. 

Concessionari, lavoratori e autotrasportatori 

Al centro della strategia di supporto ai lavoratori, anche sostegno psicologico e nuove misure di prevenzione e tutela del benessere dei portuali oltre al potenziamento del welfare azinedale degli impiegati."Il grave quadro economico ha costretto il Governo ed il Parlamento ad una serie di misure risarcitorie dei danni subiti dalle aziende che solo in parte riescono a compensare le effettive perdite. I singoli lavoratori non sempre sono stati beneficiati dalle misure di ristoro e la crisi generale rischia di compromettere anche le politiche di welfare aziendale laddove attive", scrivono nella relazione.  Una voce del finanziamento con un budget massimo di 1 milione e 500 mila euro per "attività di supporto per la cura della salute del lavoratore e dei suoi familiari e quelle per la formazione scolastica di base e specialistica dei figli dei lavoratori stessi", sottolineano. 

I concessionari potranno contare anche su un fondo di 600 mila euro per predisporre un nuovo piano di impresa. Anche la competitività dei porti è al centro dell'analisi del sistema che punta all'incentivazionedei traffici. Sfide che, per quanto riguarda inoltre l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, si serviranno di figure ad alta professionalità, che saranno assunte per la programmazione e la pianificazione efficaci dell'ente. Si tratterà di un manager dell'innovazione e di un manager dello sviluppo.  Un fondo da 600 mila euro sarà ancora destinato agli autostrasportatori al fine di ridurre i tempi di attesa e migliorare la qualità dei servizi nelle aree di preimbarco sullo Stretto e con le Isole Eolie. 

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