Autostrade, i sindacati chiedono un vertice alla Regione: "Dimissioni di Minaldi come su scherzi a parte"
Lo Sla Cisal polemico dopo la lettera del direttore generale che annuncia di lasciare l'incarico ma mantiene come Rup i più importanti appalti. Le contestazioni
Si dimette ma resta in sella fino alla “futura” sostituzione. Parla di rapporto di fiducia che è venuto a mancare con il presidente ma dichiara di mantenere tutti gli incarichi di Rup per i più grossi appalti.
Al Consorzio autostrade le dimissioni del direttore generale Salvatore Minaldi sono state accolte come in una puntata di Scherzi a parte.
Nonostante la dura lettera indirizzata al presidente Filippo Nasca, la presenza dell’ingegnere catanese negli uffici di contrada Scoppo è destinata ad aleggiare ancora a lungo in un clima non certo di cordialità.
Minaldi parla di dimissioni “da attribuirsi in via esclusiva al venir meno del necessario rapporto di fiducia tra questa Direzione generale e codesta Presidenza, manifestato anche con iniziative che sono parse non sempre conformi al riparto di competenze tra organo di indirizzo politico e organo burocratico” e rimprovera a Nasca anche di aver accostato le sue dimissioni alla vicenda dei concorsi annullati perché in odor di parentopoli, i cui bandi comunque risultano tutti firmati proprio da Minaldi.
Ma è ora la questione dei lavori in corso - per i quali Minaldi ha dichiarato di voler mantenere l’incarico di Rup - che fa mugugnare i sindacati.
In particolare sotto la lente ci sono gli appalti per la Siracusa Gela i cui pagamenti sono a rischio. A sollevare la questione lo Sla Cisal: “Abbiamo appreso che la Banca d’Italia nonostante gli interessamenti di vari politici non assegnerà al Cas le somme destinate alle imprese che stanno lavorando sulla Siracusa Gela – spiega Graziella Franchina, segretaria territoriale dello Sla Cisal – in quanto a rischio pignorabilità ad opera dei molteplici creditori del Cas. Una situazione preoccupante, posto che molte somme sono state già anticipate dal Consorzio e pertanto le difficoltà economiche potrebbero ora ricadere anche e soprattutto sugli stipendi dei dipendenti”.
Quella al Cas resta dunque una situazione in emergenza. “Non aiutano le apparenti dimissioni del dirigente generale Minaldi - continua Franchina – con dichiarazioni che fanno cadere le braccia e scoraggiano qualunque possibile attività sindacale. Non è accettabile infatti che un funzionario pubblico che già da un anno doveva essere in quiescenza sbandieri la gratuità del servizio prestato all’amministrazione Cas per poi collezionare innumerevoli incarichi Rup per somme che personalmente non riesco neanche a quantificare. Si tratta di autoassegnazioni che dureranno diversi anni, tanto quanto la durata delle opere. Ora arrivano dimissioni che suonano dunque come fuffa. Chiederemo presto un incontro alla presidenza Cas e alla Regione e chiederemo conto dell'operato e delle cifre destinate anche per questi incarichi”.