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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Autostrade siciliane e concorsi bloccati, sindacati sul piede di guerra: "Sarà un'estate calda"

Filt Cgil e Uiltrasporti contro le disposizioni dell’assessorato regionale delle infrastrutture che di fatto fermano 105 assunzioni già previste e poste a bando per nuovo personale di esazione e tutte le modifiche alla pianta organica dell’ente. Sla CIsal: "A rischio anche gli stipendi"

La recente legge di stabilità regionale blocca i concorsi. I sindacati annunciano un’estate calda sulle autostrade siciliane. Sul piede di guerra scendono  Filt Cgil e Uiltrasporti Messina, in merito alle disposizioni assunte dall’Assessorato regionale delle infrastrutture e mobilità che di fatto congelano fino al 31 dicembre di quest’anno al consorzio autostrade siciliane le 105 assunzioni già previste e poste a bando per nuovo personale di esazione e tutte le modifiche alla pianta organica dell’ente.

Il provvedimento emanato si atterrebbe alla recente legge regionale 13 del 25 maggio 2022 - Legge di stabilità 2022-2024 nella quale secondo il combinato disposto dei commi 15 e 20 dell’articolo 12 si disporrebbe anche al consorzio autostrade il divieto di nuove assunzioni, la sospensione dei bandi in essere, le promozioni e ogni modifiche alla pianta organica.

Tanto rumore per nulla, illusioni e ancora aspettative mancate per chi auspicava fosse la volta buona per uscire dal precariato - dichiarano Carmelo Garufi e Michele Barresi segretari generali di Filt Cgil e Uiltrasporti Messina - ma anche un duro colpo assestato all’ente autostrade siciliane che non può affrontare l’estate con l’attuale carenza di personale ai caselli a cui deve peraltro essere garantito il diritto alle ferie. Non condividiamo l’interpretazione che vede il Cas rientrare nella norma di stabilità regionale - continuano Garufi e Barresi - in quanto la recente trasformazione e la  natura economica dell’ente lo differenzia da  altre partecipate della Regione. Ad oggi, la politica regionale nonostante la trasformazione in ente economico continua a trattare il Cas come il vecchio carrozzone pubblico - continuano Garufi e Barresi - bloccando oggi le assunzioni e ponendo limiti e tetti di spesa che penalizzano i lavoratori e i loro legittimi diritti contrattuali. 

Fino ad oggi, responsabilmente, abbiamo provato a ricercare in sede di trattativa aziendale ogni intesa per rilanciare l’ente, garantire la continuità del servizio autostradale agli utenti e tutelare i diritti dei lavoratori - concludono Garufi e Barresi - ma dobbiamo prendere atto che la politica resta sorda alle proposte dei sindacati e che l’attuale gestione del Cas si sta rivelando fallimentare sotto tutti gli aspetti,  ponendo a rischio la regolarità del servizio e persino gli stipendi dei lavoratori, pertanto appare inevitabile riaprire una nuova stagione di lotta e sulle autostrade siciliane si prospetta un’estate caldissima.

Alla protesta si associa anche SLA Cisal  e chiede se risponde al vero che il Consorzio non potrà pagare gli stipendi a fine mese anche a causa dei mancati rientri delle somme anticipate alle imprese operanti nei cantieri del Cas.

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