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Cronaca

Trascorrono le vacanze in città per l'affido temporaneo, famiglie messinesi in ansia per i "loro" bambini ucraini

L'associazione Arca senza Confini sta tentando di trovare la strada dei viaggi umanitari per consentire a minori, una trentina, di tornare in Sicilia nei giorni dell'invasione militare Russa

Per una trentina di bambini ucraini Messina potrebbe essere la salvezza dall'invasione armata dell'esercito Russo. I piccoli, grazie all'associazione Arca senza Confini presieduta da Marika Monforte, vengono nella nostra città ogni anno per trascorrere alcune settimane di vacanza sia d'estate che nel periodo natalizio in affido temporaneo. 

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Famiglie messinesi che sono molto preoccupate per il destino dei "loro" piccoli e hanno già chiesto all'associazione di fare qualcosa. I bambini sono figli di genitori poveri oppure minori che hanno perso i parenti per le conseguenze del disastro nucleare di Chernobyl. "Sono minori che vivono in orfanotrofio in Ucraina oppure in condizioni economicamente difficili presso le loro famiglie di origine - dichiara la Monforte - poveri piccoli, adesso sono costretti a vivere in bunker e sentire sparare; le famiglie messinesi che li assistono per un periodo temporaneo sono in ansia per loro, noi stiamo avanzando la possibilità di attivare i viaggi umanitari per farli arrivare al più presto a Messina come nelle altre città siciliane, Catania e Ragusa, dove altrettante famiglie si occupano di loro, come sapete questi bambini sono soggetti alla tutela ministeriale, abbiamo chiesto il contributo del circolo Arci Sankarà e con Patrizia Maiorana stiamo lavorando per trovare un'alternativa immediata". 

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