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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Nel 2022 si va oltre le baraccopoli, la storia della famiglia Celona in una nuova casa e con nuove speranze

Si avvia alla fine la lunghissima stagione del risanamento. Messina davanti ad un un cambiamento storico. La storia simbolo del riscatto per migliaia di famiglie. Scurria (Arisme): "2021 Annus Mirabilis, ma bisogna fare presto per togliere dalle baracche altre 700 famiglie"

Chi lo avrebbe mai detto che il rumore delle ruspe si sarebbe trasformato in una dolce melodia per migliaia di messinesi. Non poteva essere altrimenti, il 2021 ha tolto la parola risanamento dal libro dei sogni, dando concretezza a fiumi di parole pronunciate negli ultimi tre decenni. A colpi di pala sono cadute le prime baracche e due rioni degradati come Fondo Saccà e parte dell'Annunziata non esistono più. Adesso tocca al 2022 scrivere una nuova pagina. A tenere metaforicamente la penna non sono solo le istituzioni, ma prima di tutto le tante famiglie che hanno iniziato una nuova vita. Ne abbiamo scelta una per racchiuderle tutte.

Angelo e Deborah Celona sono stati tra i primi a lasciare la baracca per trasferirsi insieme ai due figli in una vera casa, con un vero tetto e veri infissi. Senza la paura di respirare amianto o dover scacciare via topi e scarafaggi. "Abbiamo vissuto per 18 anni nella baraccopoli di Tremonti - racconta Deborah a Messina Today - ho cresciuto i miei bambini in un alloggio senza fondamenta. Sotto al pavimento ci passava il torrente ed era inevitabile avere a che fare con umidità e muffa. Ricordo le notti di maltempo dove non potevamo chiudere occhio, i malanni inevitabili e la vergogna di mostrare agli altri la propria casa".

Poi è passato un treno che sembrava non dovesse mai più arrivare. "Non avevo più fiducia in niente - spiega la donna - anche quando ho rivolto l'ultimo appello al sindaco De Luca durante una sua visita nel rione. Per anni siamo stati inascoltati, pur avendo fatto tante domande per avere una nuova casa. Ma finalmente sono arrivate le risposte che speravamo, il primo segnale lo abbiamo ricevuto durante la pandemia Covid, Arisme ci ha assistito donandoci mascherine e disinfettanti. Da quel momento ho ritrovato il sorriso e la speranza e alla fine ci siamo trasferiti in una nuova casa. Ricordo di aver pianto di gioia perchè adesso abbiamo tutti i confort e non ci sembra vero".

Ma il vero riscatto arriva solo quando ci si può togliere di dosso l'etichetta di 'baraccato'. Un timbro che discrimina e che non va subito via. Lo sanno bene Angelo e Deborah. "Quando ci siamo trasferiti nella nuova casa i primi tempi non sono stati facili. Intorno a noi c'era diffidenza e ho dovuto vincere resistenze e preconcetti da parte di alcuni vicini. Ma è bastato dimostrare che siamo brava gente per far cambiare espressione a chi prima ci guardava in modo strano".

Il bilancio di Scurria (Arisme): "2021 Annus Mirabilis, ma bisogna fare presto per togliere dalle baracche altre 700 famiglie"

La più grande soddisfazione di Marcello Scurria, presidente di Arisme, agenzia comunale per il risanamento, è di aver portatoo il problema delle baraccopoli alla ribalta nazionale. "Non a caso - spiega - di questa vicenda ha scritto perfino il New York Times. Posso affermare che il 2021 è stato l'Annus Mirabilis, il Parlamento ha dato finalmente risposte concrete e si è arrivati ad una svolta. Adesso abbiamo i fondi per risolvere il problema, i 100 milioni già gestiti dal prefetto Di Stani in qualità di commissario a cui si aggiungono gli altri 171 milioni del ministero derivanti dal progetto 'Qualità dell'abitare'. Nel 2022 si raccoglieranno i primi frutti, ma non dobbiamo di certo fermarci perchè restano 1800 famiglie a cui dare una sistemazione dignitosa e 700 vivono ancora nelle baracche".

Via alla demolizione di Fondo Fucile, mentre il Comune accelera sull'acquisto di nuovi alloggi

Nelle prossime settimane le ruspe sono attese finalmente a Fondo Fucile. "Questo è il quartiere più problematico - ha  detto Scurria - tra le sette aree individuate nel piano di risanamento. Abbiamo aggiudicato la gara e adesso inizieranno le demolizioni. L'attenzione sarà tutta per reperire nuovi alloggi nel libero mercato e per questo stiamo definendo due bandi integrativi. L'intenzione è anche quella di acquistare aree con concessione edilizia o recuperare edifici di cui non si è portata a termine la costruzione".

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