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Cronaca

Costi in aumento per Comune e Partecipate dopo il caro bollette, Gioveni: "Si rischia l'emergenza"

L'affondo del capogruppo di Fratelli d'Italia che chiede soluzioni alternative per contenere le spese. "In un anno tariffe triplicate a Palazzo Zanca"

“Mi preoccupa e non poco l’aumento esorbitante del caro energia, oltre che per le famiglie messinesi, anche per il Comune e le sue società partecipate e ho chiesto di discutere di questa nuova emergenza in Aula con il sindaco Basile!”.

Ad esprimersi in questi termini e ad averlo anche manifestato ieri ufficialmente in consiglio comunale è il capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni, dopo aver visionato il bilancio di previsione 2022 della Messina social city, poi approvato all’unanimità proprio ieri pomeriggio. Ritengo senza mezzi termini che l’Amministrazione, al netto degli aiuti o dei bonus che potranno arrivare dal nuovo Governo – afferma Gioveni – dovrà studiare delle soluzioni, tecniche o di contenimento della spesa, che possano contribuire a ridurre i costi.

"Per esempio – prosegue il consigliere – solo per la Messina social city si è passati da 180.000 euro spesi nel 2021 ad una previsione di spesa di 353.000 euro per il 2022, con la struttura di Casa Serena che incide maggiormente avendo l’impianto di riscaldamento a gas; e su questo ho accolto con favore le intenzioni dell’azienda di intervenire a breve con un nuovo sistema di efficientamento energetico già in progettazione nella struttura. Così come non possono passare inosservate le bollette della luce di Palazzo Zanca che si sono triplicate nel giro di 1 anno (da 22.000 euro quella del settembre 2021 a 67.000 euro quella di questo mese di settembre!!), tanto da dover costringere la Giunta e poi il Consiglio con la relativa approvazione a rimpinguare il relativo capitolo di Bilancio con una Variazione urgente al Bilancio 2022".

"Per non parlare poi del serio rischio già paventato dalla presidente di Amam Loredana Bonasera – insiste il consigliere comunale – di un aumento delle bollette per gli utenti a causa, appunto, del consequenziale aumento dei costi dell’energia elettrica degli impianti di sollevamento delle pompe. Insomma – conclude Gioveni – occorre mettere al centro del dibattito politico cittadino quella che rischia di diventare una autentica emergenza senza precedenti, perché è fuor di dubbio il fatto che maggiori saranno i costi e le spese in un Bilancio (e quelle delle utenze crescono esponenzialmente unitamente alle risorse da destinare alle società partecipate), meno efficienti potranno essere i molteplici servizi da rendere alla cittadinanza, come la più classica delle coperte corte".

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