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Cronaca

Coronavirus, in Sicilia 5491 nuovi casi e 19 morti: 1340 i positivi a Messina

La provincia peloritana è la terza nell'isola per numero di contagi. E secondo l'istituto superiore di sanità sono in aumento i ricoveri per covid dei minori di 5 anni: ecco cosa sta succedendo

Sono 5.491 i nuovi casi di Covid 19 registrati oggi in Sicilia, 19 i morti e 11.471 pazienti dimessi o guariti. Nell'isola, in totale, sono 228.669 i positivi - 4.725 in meno rispetto a ieri - e di questi 902 sono ricoverati in regime ordinario, 62 in terapia intensiva e 227.705 sono in isolamento domiciliare. Fra le province, Palermo è quella con più casi (1.761) seguita da Messina (1.340) e Catania (796). Quindi Agrigento 674, Trapani 614,Siracusa 492, Ragusa 400, Caltanissetta 378, Enna 310. Il tasso di positività passa dal 15,1% di ieri al 14,8%. 
 

Ecco il Covid dei bambini: è boom di ricoveri

In Italia è in aumento l'incidenza dei casi Covid a 14 giorni in tutte le fasce d'età. Ma nella "fascia 10-19 anni si registra il più alto tasso di incidenza a 14 giorni, pari a 2.165 per 100.000". È il segnale che l'epidemia di coronavirus sta iniziando a circolare più massicciamente tra la popolazione meno vaccinata e con più contatti sociali. Per furtuna si tratta anche della fascia di popolazione che meglio resiste agli effetti dell'infezione ma nel rapporto dell'Istituto superiore di sanità si mostra con evidenza come se resta stabile il tasso di ospedalizzazione dei malati di Covid in tutte le fasce d'età, fa eccezione la fascia sotto i 5 anni in cui risulta in aumento.covid bambini-2-2

Si tratta come si vede dai dati Gimbe della fascia di popolazione per cui ancora non è disponibile un vaccino anti covid o in cui il tasso di copertura è ancora molto basso. A oltre tre mesi dall'avvio della campagna per i più piccoli, è vaccinato in Italia solo un bambino su tre. Lo conferma l'Iss nel suo report settimanale esteso. "Nella fascia 5-11 anni - si legge nel documento - in cui la vaccinazione e' iniziata il 16 dicembre 2021, al 23 marzo 2022 si registra una copertura con una dose pari a 3,9% e con due dosi pari a 33,2%".

copertura vaccinale-4-2

Tuttavia per i più piccoli i ricoveri hanno nella maggior parte dei casi un decorso positivo. 

covid bambini 51 decessi-2-2Un sospiro di sollievo mentre il nostro paese si prepara alla terza estate di pandemia con numeri di contagio in rialzo ma l'efficacia dei vaccini riesce a togliere pressione dai sistemi sanitari. Il tasso di ricoveri in terapia intensiva nel periodo 4/2/2022-6/3/2022 per i non vaccinati è 4 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni e circa 11 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster. Il tasso di mortalità nel periodo 28 gennaio 2022-27 febbraio 2022, per i non vaccinati è circa 4 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni e circa quattordici volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster. 

Booster previene il 70% delle infezioni

Se Omicron ha mostrato la capacità di aggirare le difese immunitarie tuttavia i dati mostrati dall'istituto superiore di sanità mostrano come l'efficacia del vaccino anti-Covid, ovvero la riduzione percentuale del rischio nei vaccinati rispetto ai non vaccinati, nel prevenire le infezioni "è pari al 70% nei soggetti vaccinati con dose booster" e "pari al 50% entro 90 gironi dal completamento del ciclo vaccinale,
42% tra i 91 e 120 giorni, e 48% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale".  

covid marzo 2022-2-2

Quanto alle reinfezioni che tanti stanno constatando sulla propria pelle dal 24 agosto 2021 al 23 marzo 2022 sono stati segnalati 282.654 casi di reinfezione, pari a 3% del totale dei casi notificati. Nell'ultima settimana la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati è pari a 3,4%, stabile rispetto alla settimana precedente. Il rischio di reinfezione a partire dal 6 dicembre 2021 (inizio della diffusione della variante Omicron), segna l'aumento del rischio di reinfezione in chi non ha il vaccino, in chi aveva avuto una prima diagnosi da oltre 210 giorni, in chi ha avuto almeno una dose da oltre 120 giorni, nelle donne.

L'invito - come manifestato recentemente anche dal presidente della fondazione Gimbe Nino Cartabellotta per evitare che il rialzo dei casi dia il via ad una quinta ondata il cui impatto sui servizi ospedalieri potrebbe compromettere la roadmap prevista dal decreto riaperture - è quello imprimere una nuova spinta alla campagna vaccinale in stallo ormai da tempo: aumentare coperture vaccinali e terze dosi, in particolare negli over 50, e accelerare con le quarte dosi negli immunodepressi. E ovviamente prestare la massima attenzione ai comportamenti individuali, in particolare continuando ad utilizzare le mascherine al chiuso.

Troppo presto forse per chiude i conti con la pandemia: ancora oggi vi sono oltre 4,5 milioni di persone vaccinabili con prima dose e 2,5 milioni con dose booster, ma nell’ultimo mese si sono registrati incrementi davvero esigui. Le coperture con almeno una dose segnano un misero +0,2 passando da 85,4% a 85,6%; quelle con ciclo completo sono cresciute di un solo punto percentuale passando da 82,9% a 83,9%.

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