Nuove minacce contro Giuseppe Antoci a Bologna per un convegno, due bossoli all'ingresso dell'hotel
Secondo le agenzie di stampa l'ex presidente del Parco dei Nebrodi costretto a trascorrere la notte alla caserma dei carabinieri
Momenti di tensione ieri a Bologna all'arrivo di Giuseppe Antoci, l’ex presidente del Parco dei Nebrodi costretto da anni a vivere sotto scorta dopo le denunce sulla mafia dei Nebrodi. Antoci era arrivato dalla Sicilia per partecipare, a Marzabotto, al Festival delle Memorie Civili e Ambientali, località coinvolta nell'operazione Nebrodi attraverso la quale si scoprí che un pezzo di quella terra risultava inserita nei fascicoli aziendali delle cosche mafiose che lucravano milioni di Euro di Fondi Europei per l'Agricoltura. Da quell'operazione della Dda di Messina, dei Carabinieri del Ros e della Guardia di Finanza, che portó agli arresti di 101 persone e al sequestro di 150 aziende agricole per mafia, scaturì il Maxiprocesso Nebrodi che, lo scorso 31 ottobre, inflisse condanne per più di sei secoli di carcere ai clan dei batanesi.
Al suo arrivo, prima del convegno - secondo quanto scrive l'agenzia AdnKronos - Antoci si era recato in hotel ma i poliziotti del dispositivo di sicurezza hanno subito rinvenuto, vicino la porta d'ingresso, due bossoli usati e posizionati proprio vicino alla vetrata adiacente l'ingresso della struttura alberghiera. Immediate le misure di sicurezza e immediato anche lo spostamento di Antoci dentro una caserma dei carabinieri dove ha passato la notte. Proprio a dicembre, grazie a un'operazione dei carabinieri, si scopri che dai detenuti al 41 bis era partito l'ordine di colpire ancora una volta Antoci. Ieri un altro brutto segnale, un'altra conferma dell'allerta massima che vige attorno al presidente Onorario della Fondazione Caponnetto, “nemico giurato delle cosche mafiose” e oggi fra gli uomini più scortarti d'Italia.
“Esprimiamo solidarietà al già presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci vittima di un ennesimo atto intimidatorio. Quanto avvenuto a Bologna infatti è la dimostrazione che non bisogna abbassare la guardia sul fenomeno mafioso e sul duro colpo che Antoci con il suo protocollo ha inferto alla mafia dei pascoli”: a dichiararlo è il capogruppo del Movimento 5 Stelle all’ARS Antonio De Luca a proposito del rinvenimento di bossoli di arma da fuoco nelle adiacenze dell’hotel di Bologna dove Antoci avrebbe dovuto soggiornare in occasione del Festival delle Memorie Civili e Ambientali nel comune del Bolognese Marzabotto.
"Voglio esprimere la mia personale solidarietà ed un forte abbraccio a Giuseppe Antoci, già presidente del Parco dei Nebrodi per il nuovo atto intimidatorio che lo vede suo malgrado protagonista. L’aspetto inquietante della vicenda è che alcuni terreni di Marzabotto, comune del Bolognese dove Antoci avrebbe dovuto testimoniare la sua esperienza nell’ambito di un convegno, sono oggetto di un'inchiesta su mafia e fondi europei. Sono al fianco di Antoci e della battaglia che ho portato anche all’attenzione della Commissione Europea”. A dichiararlo è l’europarlamentare siciliano Ignazio Corrao a proposito del ritrovamento di alcuni bossoli di arma da fuoco, nelle adiacenze dell’albergo a Bologna dove Antoci avrebbe dovuto soggiornare in occasione del Festival delle Memorie Civili e Ambientali a Marzabotto.