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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Montagnareale

Incendia l'auto del rivale in amore, arrestato 29enne

Il giorno prima l'uomo aveva aggredito l'ex compagna intimandole di consegnargli il cellullare. L'intervento dei carabinieri ha posto fine alla storia

Prima ha insultato e minacciato l'ex, poi ha dato fuoco all'auto del nuovo compagno della donna. Questo il giorno di ordinaria follia di un 29enne che ieri è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di atti persecutori aggravati in danno della ex fidanzata e danneggiamento seguito da incendio.

I fatti risalgono allo scorso 9 febbraio. I militari sono intervenuti a Montagnareale dove, poco prima, era stata segnalata una vettura in fiamme. Le indagini avviate subito dopo hanno consentito di accertare chi fosse il proprietario dell’autovettura, completamente distrutta dall’incendio, e ricostruire la sua cerchia relazionale, venendo così a conoscenza che l’uomo aveva da poco avviato una relazione con una ragazza abitante in un vicino paese della costa saracena. Inoltre, i carabinieri hanno ricostruito che, nell’arco temporale in cui si era sviluppato l’incendio dell’autovettura, sui luoghi era presente anche l’ex fidanzato della ragazza con il quale la donna aveva interrotto il legame sentimentale lo scorso mese di gennaio.

Ritendendo verosimile che la gelosia potesse essere il movente dell’incendio dell’autovettura, i carabinieri hanno approfondito gli accertamenti, ricostruendo che l’arrestato, il giorno precedente, si era presentato a casa della ex fidanzata con il proposito di chiarire aspetti relativi alla relazione da poco conclusa ed aveva indotto la ragazza a farlo entrare. Dopo poco, l’uomo pretendeva di visionare i contenuti dello smartphone della giovane e, al suo rifiuto, l’aveva aggredita, verbalmente e fisicamente, ingiuriandola e danneggiandole il telefono cellulare.

Il giorno seguente  il 29enne, prima di incendiare l’autovettura del nuovo compagno della donna, aveva continuato ad insultare l’ex fidanzata con telefonate e messaggi, ingenerandole un perdurante e grave stato d’ansia, oltre che un fondato timore per l’incolumità propria e del suo attuale compagno.

Le investigazioni dei carabinieri di Patti, svolte con la collaborazione della “task force” specializzata per il contrasto alle violenze di genere costituita al Comando Provinciale di Messina, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell'uomo che hanno permesso al sostituto procuratore della di Patti, Andrea Apollonio, la rapida richiesta del provvedimento cautelare detentivo, eseguito ieri.

Al termine delle formalità di rito il 29enne è stato condotto nella propria abitazione e ristretto in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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