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Cronaca Camaro

Dopo una vita in baracca muore quando il sogno di una vera casa si era appena realizzato

La triste vicenda di una donna messinese che per anni ha atteso un appartamento dignitoso. Il decesso in ospedale proprio mentre Arismè le aveva trovato un nuovo alloggio

Per decenni ha vissuto sotto un tetto di lamiere e mattoni di una baracca, sperando un giorno di poter avere una casa vera, ma è morta proprio quando il suo sogno si stava realizzando. È la triste storia di una donna messinese, una delle tante che hanno trascorso quasi tutta l'esistenza in quei rioni degradati rimasti in piedi per troppo tempo. Arismé le aveva trovato un alloggio in cui sarebbe andata a vivere con il marito una volta dimessa dall'ospedale. Ma il destino ha voluto diversamente agendo in modo quasi beffardo: la donna è morta nelle ore successive la consegna dell'appartamento.

La coppia di coniugi la scorsa primavera si era rivolta all'avvocato Annalisa Giacobbe per presentare l'istanza di assegnazione di una nuova casa al Comune. Le condizioni della donna erano già gravi e durante il ricovero in un ospedale di fuori provincia i medici avevano assolutamente vietato il ritorno in baracca. Da qui la richiesta di inserimento nella graduatoria dedicata ai disabili gravissimi stilata a luglio su volontà dello stesso commissario straordinario per il Risanamento, Marcello Scurria, che ha previsto un "corridoio sanitario" per velocizzare le procedure di assegnazione degli alloggi. Ma in quell'elenco i nomi dei due anziani non c'erano e solo dopo una richiesta di accesso agli atti, presentata dal loro legale, la questione si è finalmente sbloccata. Nel frattempo il trasferimento della donna in un altro ospedale e poi il triste epilogo. Nella nuova casa ci abiterà solo il marito della sfortunata signora.

Una vicenda che fa male perché di storie simili Messina ne ha avute tante. Il risanamento negli ultimi quattro anni ha subito la tanto attesa accelerazione con le ruspe che hanno già cancellato luoghi storici di emarginazione e degrado come Annunziata, Fondo Fucile e Fondo Saccà. Le prossime a cadere giù saranno le baracche di Camaro Sottomontagna e rione Catanoso la cui demolizione era prevista già a settembre. In molti attendono un altro passo in avanti verso una normalità per la quale si erano perse le speranze tra annunci, fondi promessi e leggi mai applicate.

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