A Messina vivono oltre 4mila cani e 650 colonie feline, l'appello del Comune: "Non toccate i cuccioli"
La stima dell'Asp che sta mettendo ordine negli elenchi mentre Palazzo Zanca spinge per microchip e sterilizzazione. I consigli utili per chi ritrova dei randagi in strada
Messina come un grande canile a cielo aperto dove l'impegno di istituzioni e volontari sta crescendo per assicurare una vita dignitosa agli amici a quattro zampe. Secondo l'ultimo report dell'Ufficio Anagrafe dell'Asp i cani che vivono per le strade, e quindi di proprietà comunale, sono 4545. Un numero tutt'altro che trascurabile anche se non proprio aggiornato. Manca da tempo, infatti, una regolarità nella gestione degli elenchi e il dato che trapela non considera ad esempio le bestiole che nel frattempo sono morte. Basti pensare che al momento in elenco ci sono cani nati addirittura nel 2000. Un buco che l'Azienda Sanitaria Provinciale sta cercando di colmare per avere una situazione chiara e poter quindi puntare ad un servizio più efficiente.
Cane abbandonato: cosa fare e chi chiamare
A livello istituzionale c'è l'interesse a migliorare le cose. Di recente Palazzo Zanca ha puntato sulla sensibilizzazione, organizzando una campagna rivolta direttamente alla cittadinanza. Per tre giorni è stato infatti possibile microchippare gratuitamente i cani e adeguarsi alle normative vigenti. Oltre 300, come sottolineato da un soddisfatto assessore Massimo Minutoli, le adesioni raccolte. Segno che i messinesi, se stimolati rispondono anche se la strada fare è ancora lunga e tortuosa. Per molti dotare il proprio cane di microchip non è ancora un'abitudine e le sanzioni non tardano ad arrivare. Ma si tratta di uno step fondamentale se si vuole evitare che il randagismo costituisca ancora un problema.
In merito, un valido aiuto è dato dai tanti volontari presenti su tutto il territorio peloritano. Sono loro ad affiancare le istituzioni nella cura degli animali, raccogliendo segnalazioni e garantendo ospitalità nel periodo, spesso troppo lungo, che intercorre tra l'arrivo in canile e l'adozione. Due le strutture di riferimento: da un lato c'è il Millemusi di Castanea gestito dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane, dall'altro il rifugio Santa Margherita. Quest'ultimo è attivo dal 2016 e cinque volontari assicurano il sostegno ad oltre una trentina di cani. Presto Messina potrà contare su nuove strutture. In cantiere c'è infatti la realizzazione di una clinica veterinaria per la quale si attende l'ok dalla Regione. Analogo discorso per le oasi feline di emergenza dove occorrerà avere i pareri sulla valutazione ambientale prima di procedere con i lavori.
Intanto, nei prossimi giorni verrà aggiudicata la gara per l'affidamento dei 410 cani di proprietà del Comune. Tre offerte sul tavolo della commissione: quella della Lega Nazionale per la Difesa del Cane a cui si aggiungono i progetti presentati da una struttura di Taurianova, nel reggino, e un'altra del Catanese.
Ma l'ufficio Randagismo del Comune di cui è responsabile Michelangelo Restuccia è impegnato anche nella gestione dei gatti randagi. L'ultimo dato certifica 670 colonie feline denunciate, numeri che richiedono uno sforzo maggiore da parte degli addetti ai lavori, ma anche alcune precauzioni. "Riceviamo decine di segnalazioni al giorno sia da singoli cittadini che dalle forze dell'ordine. Ma in questo caso è bene ricordare di non spostare mai i cuccioli dal luogo del ritrovamento perchè la madre potrebbe non riconoscerli. Bastano pochi metri di differenza per condannarli a morte. Questo l'appello che mi sento di fare ai messinesi che sempre con maggiore sensibilità segnalano la presenza dei felini. L'obiettivo è di sterilizzare quanto più esemplari possibile per tenere sotto controllo la popolazione e per questo Asp e Comune sono a disposizione di chi intende adottare una colonia felina come previsto dal regolamento sul benessere degli animali del 2019. E' possibile fare richiesta in modo assolutamente gratuito".