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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Cannabis, è l'ora del referendum. Mancuso: “Legalizzare non significa promuovere il consumo”

Palmira Mancuso della Direzione Nazionale di Più Europa invita a partecipare alla raccolta firme. Le ragioni degli antiproibizionisti

Da oggi è possibile (con SPID o firma digitale) firmare online il Referendum abrogativo per depenalizzare la Cannabis in Italia e aprire finalmente la strada alla legalizzazione come avviene già in molti paesi nel mondo tra cui gli Stati Uniti e il Canada.

Si parla poco e male di cannabis, è l'ora di un referendum

“In Italia fare uso di Cannabis non è reato, coltivarla o acquistarla invece sì – dichiara Palmira Mancuso della Direzione Nazionale di Più Europa -  È un paradosso, è come se lo Stato lasciasse l’intero fenomeno alla criminalità organizzata. Oggi possiamo dare voce ai 6 milioni di consumatori italiani che ne fanno uso e che sono costretti a rivolgersi alle piazze di spaccio o a coltivarsela in casa rischiando fino a 6 anni di carcere”.

“Legalizzare non significa promuovere il consumo – sottolinea la dirigente siciliana - ma renderlo consapevole e più sicuro, significa creare migliaia di nuovi posti di lavoro e portare nuovi introiti nelle casse dello Stato (7 miliardi di euro). La cannabis legale libererebbe i tribunali da processi inutili per piccole quantità e garantirebbe ai pazienti che la usano per alleviare i loro atroci dolori di non trovarsi mai più in un tribunale”.

E' possibile sottoscrivere il referendum con lo Spid sul sito www.referendumcannabis.it grazie al lavoro di Riccardo Magi che in Parlamento ha messo a segno l'importante obiettivo della firma digitale per sottoscrive i referendum, perseguito da Più Europa nell'ottica di consentire una maggiore partecipazione di tutti i cittadini alla vita democratica del paese. Se il Parlamento è immobile – spiega Mancuso -  diamo la parola ai cittadini. Vogliamo la Cannabis legale e l’Italia libera dalle mafie.

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