Cantiere navale in area demaniale, due indagati e 12mila metri quadrati sotto sequestro
Il decreto eseguito dagli ufficiali di polizia giudiziaria della Capitaneria di porto dopo due anni di meticolose indagini. Sotto chiave anche tutte le aree adibite a deposito temporaneo di rifiuti di vario genere e tipo, pericolosi e non e di tutti i cumuli di rifiuti riscontrati all’interno dell’area stessa
Sigilli della Guardia costiera in un cantiere navale in area demaniale. Gli ufficiali di polizia giudiziaria della Capitaneria di porto hanno eseguito il decreto di sequestro disposto dal tribunale di Messina sulla scorta di elementi probatori raccolti dopo due anni di corpose e meticolose indagini.
Il sequestro ha compreso l'intera area di cantiere, circa 12mila metri quadrati, che comprende capannoni e manufatti che ospitano vari reparti la lavorazione, come officine meccaniche elettriche e falegnameria, oltre superfici esterne adibite ad alaggio e vario unità a motore e vele e area destinata alle manutenzioni ordinarie.
Nel sequestro ricadono, inoltre, tutte le aree adibite a deposito temporaneo di rifiuti di vario genere e tipo, pericolosi e non e di tutti i cumuli di rifiuti riscontrati all’interno dell’area stessa.
Due le persone iscritte sul registro degli indagati, ai quali sono stati notificati gli avvisi di chiusura delle indagini preliminari. Al fine di assicurare i beni sottoposti a sequestro, l’intera area è stata delimitata con apposizione di cartelli indicanti “Bene sottoposto a sequestro preventivo da parte dell’A.G. art.321 cpp” e sigilli di Stato, oltre a del nastro bicolore bianco/rosso con scritta Guardia costiera.
Il Nucleo di Polizia Ambientale della Guardia Costiera di Messina provvederà ad effettuare una costante campagna di prevenzione e repressione degli illeciti in materia ambientale al fine di sensibilizzare l’utenza ed i fruitori del mare e delle spiagge ad una sempre maggiore attenzione verso la tutela delle acquee e degli ambienti marini.
