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Lunedì, 4 Dicembre 2023
Cronaca

"Cantiere di Viadotto Ritiro abbandonato e operai senza stipendi", chiesto l'intervento del prefetto

La Uil torna all'attacco su "l'ennesima opera incompiuta del nostro territorio". Pronti alla mobiltazione

“Il Viadotto Ritiro è ormai ufficialmente l’ennesima opera incompiuta del nostro territorio. Infatti, al netto degli stucchevoli e ridicoli proclami, anche recentissimi, riguardo una fantomatica imminente chiusura dei lavori, dobbiamo denunciare che, ormai da molte settimane, la Toto costruzioni, azienda appaltatrice dell’opera, ha, nei fatti, abbandonato il cantiere".

E' quanto denuncia Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, e Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Tirrenica che fa appello al prefetto anche per le mensilità arrestrate che attendono gli operai.

"Si tratta di un sedicente cantiere nel quale non vi è, in atto, nessuna concreta lavorazione e, anche nella giornata odierna, non è presente nessuno dei circa 30 operai che sulla carta, ma solo su quella, sono in teoria impegnati per la realizzazione dell’importante opera - scrivono in una nota i sindacalisti -  In questo quadro già fosco, dobbiamo denunciare che tutti i lavoratori della Toto costruzioni attendono la corresponsione di ben tre mensilità arretrate: una situazione indecente e vergognosa che sta letteralmente mettendo a serio rischio la sopravvivenza di tutti i lavoratori e delle loro famiglie. Inoltre, riguardo i vecchi stipendi accreditati parecchi mesi fa, dobbiamo denunciare la grave incongruenza degli importi dei versamenti effettuati in cassa Edile rispetto a quanto effettivamente dovuto. Quindi, oltre al danno la beffa. Si tratta di una tragica realtà che si sta consumando sulla pelle dei lavoratori senza reddito, senza prospettive e in preda alla ovvia disperazione e, contestualmente, colpisce pesantemente la città che subisce, da lunghissimo tempo, le conseguenze di un cantiere che ha pesantemente stravolto e peggiorato la qualità della vita quotidiana di tutti i cittadini”.

I segretari di Uil e Feneail Uil chiamo in causa anche il Consorzio per le autostrade siciliane, committente dell’opera per  "il connivente silenzio".

"Proprio al Cas chiediamo - sscrivono - che, in tempi rapidissimi e ai sensi della normativa vigente, proceda a sostituirsi alla Toto costrluzioni nel pagamento degli stipendi dei lavoratori. In tal senso, rivolgiamo, ancora una volta, un appello alla collaudata e fattiva sensibilità del prefetto Cosima Di Stani al fine di assumere ogni iniziativa utile finalizzata alla rapida risoluzione della problematica sociale che coinvolge i lavoratori, nonché per dare risposte alla collettività stanca ed attonita nell’assistere alla realizzazione dell’ennesima opera incompiuta. E’ del tutto evidente che, in mancanza di sostanziali novità, assumeremo, a stretto giro, le più idonee iniziative di mobilitazione e di lotta accanto alle maestranze coinvolte in questa scabrosa vicenda” concludono Tripodi e De Vardo.

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