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Cronaca

Capaci 1992-2023, a Santa Teresa di Riva i carabinieri piantano l'albero di Falcone

L'iniziativa a 31 anni di distanza dalla strage in cui ha perso la vita il giudice antimafia, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta

Nella mattinata di oggi i militari del Reparto Carabinieri Biodiversità di Reggio Calabria, unitamente ai carabinieri della Compagnia di Taormina, hanno piantato l’albero di Falcone nel giardino della
scuola primaria del plesso “M. Trimarchi- Bucalo” di Santa Teresa di Riva.

La direzione scolastica, infatti, ha aderito al progetto “Un albero per il futuro”, avviato dal ministero della Transizione Ecologica e dai carabinieri della Biodiversità, che prevede la donazione e messa a dimora nelle scuole italiane di migliaia di piantine al fine di sensibilizzare i giovani ad avere una maggiore consapevolezza dell’importanza degli alberi per il contenimento dei cambiamenti climatici e la conservazione ambientale. L’offerta di specie vegetali autoctone da consegnare agli studenti si è arricchita, dallo scorso aprile, di un albero simbolo dell’impegno verso lo Stato e la lotta alle mafie: l’Albero del giudice Giovanni Falcone.  Alcune gemme del famoso “Ficus” che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia, infatti, sono state prelevate e duplicate nel moderno Centro Nazionale carabinieri per la biodiversità forestale di Pieve Santo Stefano (AR) per essere piantate in scuole, tribunali e giardini di tutta Italia, in ricordo del magistrato ucciso dalla mafia.

Il momento formativo di oggi ha visto la partecipazione delle 5^ classi di tutti i plessi della direzione didattica di Santa Teresa di Riva, per un totale di circa 100 alunni, accompagnati dalla Dirigente dell’Istituto e dai loro docenti. Nella circostanza, il Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Reggio Calabria, Ten. Col. Giuseppe Micalizzi, ha illustrato il progetto, spiegando in particolare i vantaggi per l’ambiente derivanti dalla presenza di più specie arboree e facendo capire ai ragazzi che più piante verranno messe a dimora maggiore sarà il risparmio di CO2, invogliando quindi gli studenti a fare attivamente qualcosa per migliorare la qualità ambientale. Questi alberi contribuiranno a formare il “Grande bosco diffuso” formato dalle giovani piante messe a dimora da tutti gli studenti e che sarà visibile su un’apposita piattaforma web che monitorerà la crescita e lo stoccaggio di CO2.

Al termine del confronto i ragazzi, insieme ai Carabinieri forestali, hanno quindi realizzato una piccola buca nel giardino del plesso ove hanno collocato la piccola talea dell’albero di Falcone. La presenza dell’Albero di Falcone concorrerà a sensibilizzare i ragazzi al tema dell’impegno sociale ma anche all’importanza della salvaguardia ambientale. Un progetto ambizioso dei Carabinieri per combattere i crimini ambientali con l’Arma dell’educazione alla legalità ambientale e con il coinvolgimento delle scuole in questo obiettivo strategico.

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