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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Barcellona Pozzo di Gotto

Il derby di calcio tra i detenuti studenti: "In campo ci sentiremo liberi"

Il 26 maggio l'evento "Un calcio oltre le sbarre" organizzato nel carcere di Barcellona. La toccante lettera dei ragazzi reclusi contro la guerra e la violenza. Il match tra gli istituti "Fermi" e "Ferrari" sarà diretto dall'ex arbitro di Serie A Pellegrino

Una partita di calcio rende tutti uguali. Anche se si sta scontando una pena in carcere. Lo sanno bene i detenuti studenti della casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, protagonisti giovedì 26 maggio di una partita che sarà arbitrata dall'ex arbitro di Serie A Emilio Pellegrino, nativo proprio della città del Longano.

L'iniziativa si chiama un "Calcio oltre le sbarre" e vedrà sfidarsi gli alunni della sezione detenuti degli istituti "Fermi" e "Ferrari". 

Ad un giorno dalla partita, in cui saranno protagonisti anche i docenti,  i detenuti del "Fermi" hanno scritto una toccante lettera con cui lanciano un messaggio di pace e si dicono contro la guerra. La riportiamo integralmente:

"Che pensino a noi come alunni o come persone, non importa, noi rimaniamo sempre dei detenuti, ma ciò non vuol dire che non abbiamo diritti o che non esistiamo. Stiamo pagando giustamente le nostre scelte e i nostri errori ma in questo periodo storico ci teniamo a dire la nostra e ringraziamo i nostri professori e la preside che ci hanno dato questa opportunità. Siamo detenuti-studenti, dell’istituto “Fermi” di Barcellona, e circa un mese fa ci è stata proposta l’idea di una partita di calcio tra noi e gli studenti dell’altra scuola che lavora in carcere, l’istituto agrario “Ferrari” , inizialmente non abbiamo colto l’invito con grande entusiasmo, ma trascinati dai nostri insegnanti abbiamo iniziato a capire che quella che ci veniva data era una grande opportunità, rompere la monotonia della vita carceraria, poter non pensare alle mura che ci circondano e che soprattutto la notte ci opprimono. Siamo stati invitati a inserire nella maglietta un pensiero e insieme ai nostri prof abbiamo scelto “ la scuola… libera” abbiamo capito che oltre alle materie che studiamo, correre dietro un pallone ci può aiutare a sentirci liberi, a sentirci uguali agli altri. Appena abbiamo saputo che forse ci sarebbe stata la stampa, abbiamo deciso di inserire un pensiero di pace che vogliamo rivolgere al popolo ucraino ma anche a tutti quelli che vivono altre guerre o che vivono guerre personali. Noi abbiamo vissuto parte della nostra esistenza nella violenza e sappiamo dove ci ha portato, ed è per questo che invitiamo tutti a riflettere, il male genera solo altro male, solo nell’amore e nel rispetto del prossimo ci può essere pace".

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