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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Barcellona Pozzo di Gotto / Via Madia Vittorio, 35

Carcere di Barcellona, è giallo sull'autore del tentato strangolamento ad agente

Ancora un'aggressione denunciata dai sindacati Cosp e Sappe alla struttura carceraria del Longano e si tratta del terzo caso in meno di due settimane. Ma mentre il primo parla di un detenuto extracomunitario, il seconda accusa una donna

Al carcere di Barcellona Pozzo di Gotto le aggressioni non si contano più: ben tre tra fine maggio e il mese in corso. A denunciare l'ultimo caso i sindacati Cosp e Sappe. Ma è giallo sull'autore.

Il Cosp parla di un detenuto straniero che ha tentato di strangolare un assistente capo della Polizia Penitenziaria. L'aiuto di altri carcerati ha evitato il peggio e l’agente è stato trasportato all’ospedale Cutroni Zodda per accertamenti, le sue condizioni non sono gravi. L’aggressione è avvenuta sempre nell’ottavo reparto. 

Domenico Mastrulli, Segretario Generale Nazionale del Cosp: “Siamo uomini e poliziotti, non carne da macello. Più volte abbiamo denunciato le condizioni durissime in cui i colleghi sono costretti a lavorare, con turni massacranti, sovraccarico di lavoro, mancato pagamento del lavoro straordinario obbligato oltre le sei ore, pochi riposi psicofisici, ferie estive a rischio e ancora, mancato pagamento del lavoro straordinario dei mesi marzo, aprile e maggio, mancato pagamento Fesi (servizi disagiati ) dell’anno precedente 2018, oltre al contratto collettivo nazionale scaduto da 160 giorni. Noi ci siamo – continua Mastrulli – ma lo Stato dov’è?".

Il Cosp il 10 Luglio manifesterà a Piazza Montecitorio a Roma per la gravissima situazione dell’VIII Reparto del Carcere di Barcellona Pozzo di Gotto. 

Le ultime aggressioni al carcere di Barcellona 

Il Sappe invece attribuisce a una donna la responsabilità. Vito Fazio, dirigente regionale per la Sicilia del Sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe, descrive che una detenuta con problemi psichiatrici avrebbe aggredito il personale di Polizia penitenziaria senza alcuna ragione apparente. La donna, in particolare, avrebbe afferrato per il collo l'agente tentando di strangolarlo. "Questa è l'ennesima aggressione che si registra in un carcere della Sicilia - dice Fazio - e dovrebbe fare seriamente riflettere sulla necessità di adottare opportuni provvedimenti per scongiurare ulteriori fatti violenti contro poliziotti penitenziari".

"Il sistema penitenziario per adulti e minori si sta sgretolando ogni giorno di più - continua il segretario generale del Sappe, Donato Capece -. Lo diciamo da tempo, inascoltati: la sicurezza interna delle carceri è stata annientata da provvedimenti scellerati come la vigilanza dinamica e il regime aperto, dall'aver tolto le sentinelle della Polizia penitenziaria di sorveglianza dalle mura di cinta delle carceri, dalla mancanza di personale, dal mancato finanziamento per i servizi anti intrusione e antiscavalcamento".

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