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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Resta in carcere l'untore Hiv: contagiò quattro donne tra cui la compagna che morì poco dopo

Il Riesame non ha accolto la richiesta della difesa del 55enne. L'uomo resta nel carcere di Gazzi in attesa del processo. E' accusato di omicidio e lesioni gravissime

Il 55enne messinese, accusato di aver volontariamente contagiato la compagna del virus Hiv causandone poi la morte, dovrà restare in carcere.

Lo ha deciso il tribunale del Riesame che ha rigettato la richiesta dei legali dell'uomo arrestato lo scorso 16 settembre. L'avvocato Carlo Autru Ryolo aveva chiesto quantomeno i domiciliari, ma il giudice ha disposto la permanenza in carcere dell'untore.

La vicenda

Le indagini sono iniziate nel gennaio scorso dopo che sorella della vittima, compagna dell'uomo da cui aveva avuto un figlio. I successivi controlli dei carabinieri hanno accertato che il 55enne aveva omesso di comunicare la sua malattia, continuando ad avere rapporti sessuali non protetti. Un comportamento ripetuto anche con altre quattro donne.

La sua compagna morì prematuramente nel 2017. Oltre l'indagine per omicidio c'è un'altra inchiesta per due medici del Policlinico che secondo quanto ricostruito non avrebbero compreso di quale patologia soffrisse la donna prima. Per i sanitari l'accusa è di omicidio colposo. 

I militari hanno accertato un altro episodio simile che ha visto protagonista una donna del nord Italia. In questo caso però il 55enne era stato assolto per insufficienza di prove sulla consapevolezza della propria sieropositività.
 

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