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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Report Povertà 2022, giovani e donne senza lavoro verso l'esclusione sociale

Il testo è stato curato dall'Osservatorio Caritas: "Nel Messinese è persistente l'incapacità di creare occupazione"

"Persistente incapacità di creare posti di lavoro": basta soltanto questa frase contenuta nell'undicesimo e ultimo report Povertà curato dall'Osservatorio Caritas presentato all'Università per capire come poveri e i nuovi poveri debbano affrontare la quotidianità se non trovano un occupazione. 

 "Il messinese e in particolare la città di Messina hanno registrato alcune tra le performance peggiori. In particolare, la nostra provincia nel 2021 presenta un tasso di disoccupazione totale del 24,3%, mentre il dato pre-pandemia (2019) era 26,4% - si legge - ragionamento analogo per la disoccupazione femminile che diminuisce dal 31,4% del 2019 al 27,5% del 2021. Un discorso a parte va fatto per i tassi di disoccupazione giovanili che, nelle nuove stime, sono disponibili su una fascia leggermente più ampia (dai 15 ai 34 anni): in provincia di Messina la disoccupazione giovanile si era aggravata negli anni precedenti la crisi pandemica, arrivando al 45,1% per quella totale e al 53,2% per quella femminile.

Nel biennio pandemico i tassi si sono abbassati in una misura percentuale maggiore rispetto alle altre ripartizioni territoriali, scendendo al 44,3% per le donne e al 41,1% per la disoccupazione totale. Si tratta comunque di livelli allarmanti che prefigurano una vera e propria esclusione sociale di segmenti fondamentali della forza lavoro locale e che rischiano di aggravare la ripresa dei processi migratori cui si è assistito negli ultimi anni". "In generale - continua il report - l’andamento del tasso di disoccupazione conferma un quadro molto grave, ma allo stesso tempo, l’analisi degli ultimi due anni mostra chiaramente che la pandemia ha prodotto un effetto paradossale di diminuzione della disoccupazione. Per capire se questo effetto è reale o piuttosto nasconde altri fenomeni è necessario guardare anche agli altri indicatori del mercato del lavoro (tasso di occupazione e tasso di attività, numero di occupati). Numerose ricerche nelle aree meridionali, e non solo, hanno mostrato come una riduzione dei tassi di disoccupazione non necessariamente significa un miglioramento della condizione occupazionale; spesso nasconde un
ritiro delle persone in età dal lavoro dal mercato del lavoro che smettono semplicemente di cercare un lavoro e diventano “inattive” per un effetto di scoraggiamento".

"In conclusione, l’analisi del mercato del lavoro ha mostrato come la provincia di Messina presenti un quadro occupazionale particolarmente grave: bassi tassi di attività (che indicano una scarsa partecipazione delle persone in età da lavoro al mercato del lavoro e quindi una grossa quota di popolazione inattiva che pesa su una ristretta base di occupati), associati ad alti tassi di disoccupazione e ridotti livelli di occupazione, che nel caso di giovani e donne individuano vere e proprie traiettorie di esclusione sociale". 

Il report è stato curato da Enrico Pistorino insieme al comitato di indirizzo con Padre Nino Basile, direttore della Caritas, i docenti dell'Università di Messina Domenica Farinella e Francesco Martines. Dell'Osservatorio diocesano delle Povertà e delle Risorse fanno parte la Farinella, l'operatrice sociale Carmelo Lo Presti, Andrea Nucita della Comunità di Sant'Egidio, l'operatore sociale Francesco Polizzotti e Alberto Randazzo di Azione Cattolica diocesana. 

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