La macchina del fango non risparmia la tragedia di Caronia: famiglia Mondello denuncia ai carabinieri
Insulti e illazioni contro Daniele Mondello e i suoi parenti a quasi un anno dalla morte della moglie Viviana e del piccolo Gioele. Si indaga per diffamazione. Intanto i consulenti di parte chiedono un nuovo esame sui corpi prima del dissequestro
La macchina del fango sui social non ha risparmiato neanche la tragedia di Caronia. Insulti e illazioni gratuite sono state pubblicate contro Daniele Mondello e i suoi parenti che da quasi un anno attendono di sapere cosa ha provocato la morte della moglie Viviana e del piccolo Gioele. Commenti offensivi e accuse infondate che hanno ferito il deejay messinese e la sua famiglia, da ignoti ritenuta responsabile di quanto accaduto. C'è chi arriva perfino a rimproverare a Daniele Mondello di nascondere la verità, chi critica le poche lacrime versate in diretta tv e il suo abbigliamento. Altri puntano il dito contro gli atteggiamenti mostrati dalla sorella Mariella.
Ed è stata proprio quest'ultima a segnalare ai carabinieri tali commenti apparsi su Facebook e YouTube. Toccherà adesso alle forze dell'ordine valutare l'eventuale reato di diffamazione. Un segnale forte che i Mondello hanno voluto lanciare in un momento molto delicato di una vicenda che sembra ancora lontana dal concludersi.
Viviana e Gioele, una fiaccolata ad un anno dalla tragedia
A fine mese la Procura di Patti dovrebbe sciogliere le riserve sui risultati delle perizie effettuate dai consulenti nominati poco tempo dopo la duplice morte. Nel frattempo, i corpi di Viviana e Gioele, ancora conservati in obitorio, potrebbero essere dissequestrati per poter organizzare i funerali. Ma è proprio su questo punto che la famiglia Mondello ha chiarito, tramite i legali, di non voler seppelire i propri cari prima di aver effettuato tutti gli accertamenti richiesti. In sostanza, i resti di Viviana e Gioele possono ancora raccontare molto su quanto accaduto quel 3 agosto 2020.
La ricostruzione dei consulenti: "Viviana e Gioele precipitati dentro un pozzo e morti per asfissia"
Da qui il nuovo invito dei consulenti di parte a poter accedere nuovamente ai corpi utilizzando le apparecchiature a laser e lo scanner 3D per un'analisi più approfondita. A chiederlo sono il criminologo Carmelo Lavorino e il medico legale Antonio Della Valle. Agli avvocati della famiglia Mondello l'incarico di attivare le procedure per effettuare l'esame a cui parteciperebbero anche le dottoresse Angelica Zenato e Nicolina Palamone. "Noi chiediamo - scrivono Lavorino e Della Valle - che prima dei funerali si possa accedere finalmente ai corpi ed ai resti debitamente conservati per fare quello che vogliamo fare dal dicembre 2020 e che ci è stato negato con motivazioni non condivisibili. Ci auguriamo che non vengano attivati boicottaggi, rallentamenti, escamotages e sgambetti per non farci accedere ai corpi ed ai resti con la strumentazione laser 3D e/o di mal conservarli proprio in questo periodo topico. Siamo pronti a recarci a Messina in qualunque momento per ottemperare all'incarico per detti accertamenti tecnici irripetibili (ai quali inviteremo anche i consulenti della Procura di Patti), così, non ci potranno essere rimpianti, equivoci e tracce non lette per i veti alle nostre precedenti richieste".