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Cronaca

"E' la Casa della vergogna non dello studente”, blitz del sindaco nella struttura abbandonata

De Luca apre le porte dell'edificio di via Cesare Battisti chiuso dal 2009 e lancia l'appello alle autorità competenti: “E' pericoloso lasciarla incustodita e l’Ersu lo sa”

Dal 2009 lavori conclusi ma la struttura non è stata aperta. Nel frattempo gli studenti non sanno dove andare e l’università di Messina viene penalizzata. Uno scempio sotto il naso del Palazzo di giustizia, sono quasi dirimpettai, di cui nessuno si è ancora occupato.

E’ questa la denuncia del sindaco di Messina Cateno De Luca che è entrato nella struttura aprendo il grande portone a vetri con un dito, per mostrare i cinque piani “incustoditi” nel cuore della città di nuovo fuoriuso nonostante i soldi spesi per la ristrutturazione con tanto di pannelli fotovoltaici sul terrazzo.

Il palazzo di proprietà della Regione e gestito attraverso l’Ersu, l’Ente regionale per il diritto allo studio.

Edificata nel 1953, la Casa dello studente di via Cesare Battisti è stata progettata per ospitare circa 240 studenti universitari in grandi stanze con bagno privato. Nel plesso - intitolato al professore assassinato Matteo Bottari - anche un giardino e cantinati che dovevano diventare una palestra.

Invece, dal 2007 è chiusa, tranne che per una breve parentesi in cui gli attivisti del Pinelli hanno riaperto le porte.

“Nel 2009 – spiega l’assessore Francesco Gallo - finiscono i primi lavori ma scattano controlli sulle normative antisismiche in seguito al terremoto dell’Aquila dove crolla proprio la Casa dello studente. Si blocca dunque la riapertura, perchè hanno pensato bene di appaltare le opere di adeguamento sismico, solo che per appaltarli ci sono voluti dieci anni. Ora pare che siano finiti, mancherebbe qualcosina ma non ci si mette d’accordo su chi deve completare. Da un paio d’anni ci sono ricorsi e controricorsi fra le ditte per stabilire chi deve fare questi lavori”.

La Casa sarebbe dovuta tornare nella disposibilità dei giovani universitari fra la fine del 2020 e l'inizio del 2021 ma i lavori sono ancora in alto mare. “Altro che Casa dello studente, casa delle vergogne”, ha detto il sindaco. “Ne approfitto per dire alle autorità competenti che la Casa dello studente è aperta, basta un ditino per entrare e sembra si facciano dei festini. E’ pericoloso lasciare incustodito e l’Ersu lo sa”, ha concluso filmando in diretta facebook le varie stanze e lanciando un appello alle autorità competenti.

Intanto, per garantire nuovi alloggi agli studenti, nei giorni scorsi è stato dato il via libera per il passaggio di consegne dell’ex Hotel Riviera, dalla Città metropolitana all’Università di Messina.

L’ex albergo di viale della Libertà è stato infatti acquistatato per fini istituzionali insieme a tre locali commerciali posti al piano terra dello stesso isolato 516 con una offerta dell’ateneo di 3,6 milioni.

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