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Cronaca

Case a rischio nel torrente Trapani, cento famiglie pronte a protestare: "Il Comune mette in sicurezza l'area"

Gli abitanti de La Residenza costituitisi in comitato annunciano il sit in davanti al Municipio condannato quale “responsabile civile” per le concessioni edilizie

Monta la protesta delle cento famiglie de La Residenza, il complesso edilizio di Torrente Trapani  salito agli onori della cronaca per le vicende amministrative e giudiziarie che tengono ancora con il fiato sospeso gli inquilini che rischiano le proprie case.

Il comitato che si è costituito è pronto a proteste eclatanti  davanti al Comune di Messina per chiedere risposte certe sul loro futuro.

Un sit in di protesta è stato organizzato a Palazzo Zanca per il 28 marzo alle ore 8.30.

In quella sede la presidente del comitato è pronta a spiegare la loro posizione, anche alla luce di un eventuale risposta del Comune di Messina.

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Il complesso edilizio denominato "La Residenza" di  Torrente Trapani Messina, è abitato da oltre un decennio da più di 65 nuclei familiari (acquirenti degli immobili), tutti ufficialmente dichiarati residenti e registrati come tali dal Comune di Messina.

Per la realizzazione edificatoria, il Comune ha rilasciato regolari concessioni edilizie, e precisamente la n. 169/2004 per le opere di urbanizzazione; n. 173/2006 per il primo lotto alloggi; n. 45/2009 per il secondo lotto alloggi; n. 114/2009 per la variante secondo lotto alloggi; n. 143/2009 e n. 153/2009 per la sanatoria primo lotto alloggi.

Nel corso della realizzazione delle opere, tuttavia, è insorta l’inchiesta penale sulla illiceità delle succitate “concessioni edilizie”, il cui iter processuale si è concluso con condanna dei soggetti responsabili, tra i quali anche i funzionari dell’Ente locale, anch’esso condannato quale “responsabile civile”; conseguentemente la sentenza di condanna passata in giudicato ha dichiarato definitivamente abusive le opere edilizie del Complesso la Residenza. 

L’intero Complesso edilizio ancor oggi  risulta  privo delle essenziali opere di urbanizzazione, in quanto mai ultimate dalle ditte costruttrici, che hanno interrotto i lavori per il sopraggiunto procedimento penale di “lottizzazione abusiva”.  Tutte le imprese costruttrici interessate alla edificazione sono tutte fallite  nelle more  del procedimento penale; 
- Gli acquirenti degli alloggi del Complesso La Residenza, ne hanno acquisito la proprietà nella piena buona fede, confidando nella regolarità delle concessioni edilizie rilasciate dagli Uffici Pubblici Comunali, come per legge.

I proprietari degli alloggi ricadenti nel Complesso La Residenza ritengono dunque di doversi tutelare nei confronti del Comune di Messina "obbligato al risarcimento - scrivono in una nota - ovvero alla regolarizzazione urbanistica dell’intero Complesso Edilizio, intervenendo a propria cura e spese al completamento delle opere di urbanizzazione e della messa in sicurezza dell’area abitativa".

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