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Cronaca

"Elucubrazioni mentali", il Gip archivia l'inchiesta bis sul presunto falso attentato a Giuseppe Antoci

Il giudice di Messina accoglie la richiesta del magistrato Monaco "smontando" di fatto due delle tre ipotesi della relazione della commissione regionale antimafia

E' stata archiviata la seconda inchiesta sull'attentato all'ex presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci. Il gip di Messina ha chiuso l'indagine nata su richiesta della commissione regionale antimafia presieduta da Claudio Fava che aveva chiesto che s'indagasse esprimendo nella relazione finale "tre ipotesi", tra cui una che ipotizzava una "messinscena" del tentativo di uccidere l'allora amministratore pubblico tra Cesarò e San Fratello nella notte tra il 16 e il 17 maggio 2016. Il gip accogliendo la richiesta del sostituto della Direzione distrettuale antimafia Fabrizio Monaco bolla le tesi dell'organo regionale come "pure elucubrazioni mentali non corroborate da alcun dato probatorio"; e afferma poi che "la conclusione raggiunta dalla Commissione (ossia che l'ipotesi dell'attentato mafioso sia la meno plausibile) appare preconcetta e comunque non supportata da alcun dato probatorio". Nel decreto di archiviazione il gip scrive ancora come "le contestazioni mosse dalla Commissione non abbiano fornito utili o nuovi spunti investigativi, limitandosi ad introdurre la suggestione che non si sia trattato di un attentato quantomeno con modalità mafiose, o addirittura che l'attentato fosse una messinscena", ... la maggior parte delle criticità sollevate dalla Commissione hanno trovato una giustificazione ragionevole e comunque sostenibile". 

La relazione sul caso Antoci e le polemiche

La replica di Antoci alla commissione antimafia

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