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Cronaca

Il procuratore De Lucia chiede i danni per diffamazione, colletta su internet per pagare

Protagonista della singolare iniziativa, lanciata con un appello su Facebook, è Salvatore Petrotto, ex sindaco del Comune di Racalmuto. L'invito a un tentativo di conciliazione

Una colletta da cinquantamila euro lanciata in rete per pagare i danni morali al procuratore di Messina che lo ha citato in sede civile per una richiesta di danni. Protagonista della singolare iniziativa, lanciata con un appello su Facebook, è Salvatore Petrotto, ex sindaco del Comune di Racalmuto, il paese agrigentino che ha dato i natali a Leonardo Sciascia.

Petrotto, autore di un libro- inchiesta sul Sistema Montante, una rete sotterranea di potere smascherata dalla Procura di Caltanissetta che ha determinato la condanna a 14 anni di reclusione per l’ex numero uno di Confindustria Sicilia, è stato citato a giudizio dal procuratore di Messina Maurizio De Lucia, che si è sentito leso da una serie di articoli apparsi sul blog Italyflash curato da Petrotto, in relazione al Caso Montante. 

E proprio da qui Petrotto parte per lanciare il suo appello. Secondo Petrotto, che è stato invitato a un tentativo di conciliazione, le frequentazioni del procuratore capo di Messina con Antonello Montante non sarebbero stati episodici: agli atti dell’inchiesta di Caltanissetta sono documentati, denuncia Petrotto, ventiquattro incontri e un sms inviato dall’ex componente la Dda Maurizio De Lucia, a Montante, tre giorni dopo che questi ha ricevuto un avviso di garanzia per concorso esterno in associazione mafiosa, nel quale, rileva ancora l’ex sindaco, “il procuratore manifesta all’indagato la sua solidarietà e lo invita a tenere duro”.

Petrotto - che fa riferimento anche alle dichiarazioni del capo della Security di Confindustria Diego Perricone, condannato a sei anni, e del colonnello dei carabinieri Pino D’Agata - si rivolge quindi ai magistrati di Firenze, deputati a indagare sulla Procura di Perugia, che hanno emesso il provvedimento di archiviazione delle accuse mosse a De Lucia dalla procura di Caltanissetta e ricorda che lui ha già segnalato queste anomalie non solo alla Procura di Reggio Calabria, delegata a indagare sui magistrati di Messina, ma anche al Csm, il consiglio superiore della magistratura.

Salvatore Petrotto, nella sua qualità di sindaco, si scontrò con l’impresa che gestisce la discarica di Siculiana, il cui titolare Giuseppe Catanzaro è stato il vice di Montante. Petrotto fu raggiunto da avviso di garanzia per concorso esterno in associazione mafiosa e Racalmuto: il paese di Leonardo Sciascia, il cui teatro comunale è stato diretto da Andrea Camilleri, fu sciolto per infiltrazioni mafiose. Le accuse si rivelarono inconsistenti. E a Salvatore Petrotto, sottoposto a indagini abusive dalla rete di Montante, il Tribunale di Caltanissetta ha di recente riconosciuto i danni subiti in sede civile. Solo cinquemila euro. Mancano all’appello altri quarantacinquemila euro, in questa guerra di risarcimenti e denunce.

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