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Cronaca

Centro postale di Via Olimpia, centinaia di pacchi e lettere mai consegnati: la denuncia

Il sindacato dei lavoratori del settore della Cgil scrive agli organi istituzionali dell'azienda per sottoporre ancora una volta all'attenzione la situazione di difficoltà del punto gestionale

Centinaia di pacchi in giacenza, lettere e raccomandante mai consegnate. Una situazione, quella in cui verte il centro gestionale del gruppo Poste Italiane di via Olimpia, che la Cgil denuncia da settimane all'azienda, senza ricevere risposta. "Nelle scorse settimane abbiamo usato prima l’ironia, poi il sarcasmo e infine il più istituzionale “sindacalese” per denunciare e segnalarvi la gravissima situazione gestionale e funzionale in cui versava il Cd di Via Olimpia a Messina. Niente ha smosso di un millimetro il vostro colpevole immobilismo, che assume tutti i connotati di vera e propria complicità di cui ci auguriamo che prima o poi, questa Azienda Giano bifronte, vi chiamerà a fornire opportune giustificazioni", scrive in una nota Carmelo Stancampiano 

"Perché delle due l’una: o le preposte funzioni aziendali che hanno responsabilità in materia, considerano oramai il CD di via Olimpia una sorta di malato terminale cui nessuna cura può fare più effetto o l’immobilismo è il frutto della paura di disturbare qualcuno che si ritiene intoccabile! E così, trascorsi infruttuosamente le settimane, la situazione nel centro peloritano, se possibile, si è ulteriormente aggravata e oggi possiamo affermare, senza tema di smentita, che il Cd di via Olimpia è oramai un carrozzone fuori controllo", prosegue. 

"Centinaia e centinaia di pacchi risultano giacenti in ufficio, per non parlare degli oggetti a firma, delle stampe e di quant’altro. Come mai la MAL Sicilia e la RAM 1 di Catania che fanno decine di telefonate nei centri di distribuzione per un mod 26 in più lasciato da un portalettere, in questo caso chiudono tutte e due gli occhi e forse anche altro.? O forse è un nuovo esperimento aziendale per valutare l’effetto che fa nella clientela ritrovarsi nella cassetta della posta plichi “stagionatelli”?", scrive ancora. 

Il problema sarebbe legato anche al nodo assunzioni. Appesi al filo del contratto a termine tanti poralettere che, comunque, non bastano per riuscire a gestire il traffico postale della zona. "Per non parlare poi della gestione delle turnazioni del personale ALI, della uscita in gita dei portalettere che oramai rasenta le “calende greche”, dei ragazzi e delle ragazze assunti con contratto a tempo determinato che spesso si nascondono dietro i casellari per piangere disperatamente. Sintomatico in questo senso che in una realtà economicamente e lavorativamente depressa come Messina, dove gli unici spazi occupazionali sono in prossimità dei semafori a vendere accendini e fazzolettini di carta, ci siano stati dei CTD che dopo aver saggiato le vergognose condizioni di lavoro al CD di via Olimpia abbiano rassegnato le dimissioni", si legge ancora nella nota. 

"Se voi ritenete via Olimpia oramai un malato irreversibile, noi invece no. Non ci rassegniamo a questa penosa situazione. Lo dobbiamo in primis a tutti i lavoratori che lavorano in quel centro e che non meritano di essere trattati come carne da macello e per tutti quei clienti cui l’Azienda non riesce a garantire un servizio almeno accettabile", conclude. 

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