Riabilitazione chiusa all'ospedale Cutroni-Zodda, sindacalisti a Razza: "Non esiste solo il Coronavirus"
I dirigenti di Uil-Fpl a muso duro contro lo stop temporaneo dell'Unità ospedaliera a Barcellona per fronteggiare le carenze di personale. E sui percorsi Covid...
“Purtroppo l'attuale commissario straordinario dell'Asp di Messina, ha dimenticato che uno dei pilastri della Legge del 23 dicembre 1978 n.833/1978 era la Riabilitazione".
E' dura la protesta dei sindacati della Uil-Fpl per la decisione di chiudere temporaneamente l'Unità ospedaliera di Riabilitazione del presidio ospedaliero Cutroni Zodda di Barcellona, per sopperire alle gravi carenze di organico e reperire personale infermieristico ed ausiliario da destinare a reparti Covid ci lascia fortemente perplessi.
"La chiusura temporanea dell'unica Riabilitazione con posti letto, dell'Asp di Messina - si legge in una nota sottoscritta dal segretario generale della Uil-Fpl di Messina, Pippo Calapai, dal coordinatore provinciale area medica Corrado Lamanna e dal vice coordinatore provinciale, Paolo Calabrò - penalizza una parte di utenza che comprende pazienti fragili. L'incoerenza nella decisione adottata in modo irragionevole, a nostro avviso è rappresentata dalla volontà di mantenere un pronto soccorso generale a cui si rivolge poco più di una persona al giorno. Non sarebbe forse il caso di ridistribuire il personale del Pronto soccorso generale e destinarlo ai reparti Covid già in sofferenza?".
Nel documento, indirizzato ai vertici dell'Asp e all'assessore regionale Ruggero Razza, inoltre, si fa riferimento anche al fatto che i percorsi Covid "in alcuni tratti non sono netti".
Per "la psichiatria non-Covid" ad esempio, "circa l'ingresso di pazienti, che se barellati, necessariamente devono percorrere locali destinati a pazienti Covid. A tal proposito, non bisogna dimenticare che oltre alle patologie Covid esistono ancora, in quanto non andate in ferie, le malattie per acuti e la riabilitazione. Pertanto, si auspica che in un periodo di difficoltà, come quello che stiamo vivendo - concludono i sindacalisti - la logica e la ragionevolezza possa prevalere sugli interessi di parte e cessare finalmente quella attività che prevede soltanto la difesa ad oltranza di orticelli che fanno comodo esclusivamente alla peggiore politica”.