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Cronaca

Cimiteri, Uil: "500 salme in attesa di sepoltura" ma il Comune smentisce

Nuovo botta e risposta tra il sindacalista Pasquale De Vardo e l'assessore al ramo Massimiliano Minutoli. Il balletto di numeri sulle tumulazioni e la gestione del servizio

A distanza di mesi, nuovo botta e risposta circa la gestione dei cimiteri messinesi. La Feneal-Uil torna a denunciare gravi carenze del servizio tumulazioni con oltre 400 bare in attesa di sepoltura al Grancamposanto a cui si aggiungno le 100 salme presenti nei cimiteri suburbani. Numeri messi nero su bianco dal segretario generalePasquale De Vardo e prontamente smentiti dall'assessore competente Massimiliano Minutoli.

"Così come accertato con il Dipartimento - precisa Minutoli - al deposito del Gran Camposanto sono meno di 300 le salme che devono essere tumulate, ma l'attività non si è mai fermata e stiamo lavorando al massimo delle possibilità per evitare problemi. Sul registro ci sono ordini di sepolture per tutta la settimana, con la priorità garantita alle salme che arrivano dalla città. Riguardo agli altri cimiteri, contiamo circa 30 bare ancora in deposito, ma entro la settimana concluderemo le operazioni". L'amministrazione comunale lavora anche per recuperare nuovi loculi. "E' stata avviata la procedura - aggiunge l'assessore ai Cimiteri - per ottenere 150 posti tramite detumulazione. I prossimi interventi sono previsti nel muro lato Palmara mentre contiamo di recuperare ulteriori 90 posti dal giardino Arimatea, stesso discorso per i blocchi ultracentenari. Si tratta di attività che non si facevano da vent'anni e che stiamo portando avanti a buon ritmo nonostante l'emergenza Covid".

Ma per la Uil restano le criticità, anche in seguito alla decisione dell'amministrazione comunale di affidare il servizio alla ditta privata Maggioli Srl. Appena qualche giorno fa abbiamo registrato una stucchevole dichiarazione dell’assessore ai cimiteri di Messina Massimo Minutoli, il quale, in diretta Facebook e nel consueto stile di questa amministrazione, spiegava alla cittadinanza il “gran bel lavoro” che, – grazie alla “buona” intuizione di questa amministrazione che noi, invece, definiamo letteralmente scellerata, – si sta svolgendo presso il Gran Camposanto. Infatti, a seguito di un accordo quadro disposto dal dipartimento Affari generali del Comune di Messina, il sistema di gestione dei servizi cimiteriali è stato affidato alla Maggioli srl ad un costo di ben 675.000,00 euro contro un costo precedente di circa 400mila euro: un aumento secco di quasi il 70% di risorse della collettività".

De Vardo annuncia poi l'intenzione di volersi rivolgere alle autorità competenti. "Considerato che la nostra prima denuncia rivolta ad inchiodare alle proprie responsabilità la giunta De Luca attraverso un sostanziale cambiamento del (dis)servizio in questione provocò lo scontato
atteggiamento del sindaco e dei suoi sodali che negarono la lampante ed incontrovertibile evidenza dei fatti che erano alla base del nostro esposto, a questo punto - conclude il segretario generale della Feneal-Uil-  appare inevitabile investire le autorità competenti per chiedere un
tempestivo intervento finalizzato a fermare questo palese disservizio attraverso l’ennesima diseconomica privatizzazione di un bene comune che ha l’unica finalità di arricchire i soliti personaggi e danneggiare pesantemente i cittadini. Le circa 500 salme ferme nei depositi dei cimiteri messinesi chiedono dignità e devono fare riflettere sull’assoluta demagogia di un sindaco che non è assolutamente all’altezza di guidare una città metropolitana con la storia, la cultura e la civiltà come Messina".

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