Per Natale aveva chiesto in regalo un orologio che i volontari della Comunità di Sant'Egidio gli avrebbero donato in questi giorni. Ieri sera un sacerdote gli aveva chiesto di dormire al coperto ma lui ha preferito trascorrere la notte all'aperto, nonostante la temperatura rigida, per ascoltare la musica di Natale e vedere le luci. Ma stava male da tempo Cristopher, il clochard polacco di 50 anni circa, ritrovato cadavere di mattina in una panchina di piazza della Repubblica a pochi metri dalla Stazione ferroviaria dove tanti si ritrovano perché non hanno una casa. 

Piazza Stazione, ritrovato cadavere clochard

Il suo corpo si trova adesso in un lettino dell'obitorio del Policlinico dove gli investigatori della polizia stanno accertando se la morte sia stata naturale. I volontari lo ricordano tutti sempre con indosso una cravatta, forse come segno di dignità. Era sempre disponibile Cristopher che a pochi giorni dal Natale ha scritto l'ultimo dramma della strada. Il 25 dicembre avrebbe ricevuto il pranzo perché causa Covid la Chiesa dell'Immacolata dove accogliere i poveri per mangiare insieme non è disponibile. La madre lavorava come badante prima che il figlio finisse a vivere tra le vie di Messina che conosceva molto bene perché era ormai un siciliano di adozione. I volontari che ogni sera andavano a trovarlo lo piangono ma lo rivedranno stanotte in un altro volto insieme ai visi ai quali donare la spesa e asciugare le lacrime.