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Cronaca

Collegamenti marittimi, Falcone chiama a rapporto gli armatori: venti di tempesta per le carrette del mare

L'assessore regionale presenterà il 13 febbraio la sua proposta per riorganizzare la rete dei trasporti con le isole minori ma dovrà fare anche i conti con la diffida della Consumatori associati propedeutica all’avvio della class action. Le contestazioni

Presenterà la sua proposta per riorganizzare la rete dei collegamenti marittimi con le isole minori ma dovrà fare anche i conti con l’atto di diffida presentato a giugno dalla Consumatori associati rappresentata dall’avvocato Ernesto Fiorillo, propedeutica all’avvio della class action.

Si prevede mare mosso insomma al vertice convocato dall’assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone che ha inviato enti, associazioni e armatori il 13 febbraio alle 10.30. In ballo ci sono i rinnovi dei contratti di servizio fra Regione e armatori. Lungo l’elenco di chi potrà sedere al tavolo, tanto che l’assessore ha chiesto di limitare la partecipazione ad un solo rappresentante per ciascun organismo.

A rapporto, i sindaci di Pantelleria, Favignana, Lipari, leni, Malfa, Santa Maria di Salina, Lampedusa, Ustica con le rispettive capitanerie di porto. Chiamati a partecipare gli armatori della Società Navigazione siciliana, Caronte e Tourist Isole minori, Liberty Lines, Tarnav group, Navigazione Libera del Golfo, Snav, Alilauro, Bluferries spa, Grimaldi Group spa, Di Giovanni e Adragna snc, Navisal srl, Green Fleet, Egadi Lines, Blue Lines, Nautica Viviano, Pironi Lines.

Non mancano le organizzazioni imprenditoriali del settore turistico-ricettivo, come Federalberghi, ma soprattutto non mancano le associazioni di consumatori, compresa la Consumatori associati che nei mesi scorsi, insieme al magistrato Angelo Giorgianni e a un gruppo di cittadini di Lipari, ha annunciato una class action contro le compagnie di navigazione Caronte e Tourist, Liberty Lines  e Navigazione siciliana per i numerosi disservizi e la presenza di amianto su traghetti e aliscafi che penalizzano in particolare i residenti delle Isole Eolie ed ha già inoltrato la diffida alle stesse compagnie ma anche alla Regione e ai ministeri delle Infrastrutture e Trasporti e a quello dell’Economia e Finanze perchè non avrebbero svolto “l’attività di vigilanza prevista dall’articolo 10 della convenzione – si legge nell’atto - né hanno provveduto a verificare l’idoneità delle navi, come previsto dall’articolo 12”.

Sarà la prima riunione dopo l’operazione “In alto mare” dei finanzieri di Palermo, in collaborazione con i militari del Nucleo PEF di Messina e coordinata dal procuratore di Messina, Maurizio De Lucia,  che il mese scorso ha portato al sequestro di tre navi traghetto della Caronte & Tourist (la Pace, la Caronte e l'Ulisse), denaro, beni mobili ed immobili e quote societarie, per oltre 3,5 milioni.

A carico dei vertici della compagnia leader nei collegamenti marittimi nello Stretto sono ipotizzati i reati di truffa per il conseguimento di pubbliche erogazioni, falsità ideologica e frode nelle pubbliche forniture.

Le navi sequestrate sono attualmente impiegate nei collegamenti La Maddalena/Palau, Trapani/Isole Egadi e Palermo/Ustica. Carrette del mare sono state ribattezzate, per le gravi carenze tecniche e strutturali. E sarà sicuramente argomento che terrà banco all’incontro.

Ma cosa contesta in particolare la Consumatori associati?

L’atto di diffida, firmato dall’avvocato Fulvio Sammartano, paventa oltre “mezzi obsoleti che non risponderebbero alla caratteristiche della convenzione stipulata né per qualità né per quantità di mezzi impiegati” anche una situazione di monopolio nei trasporti marittimi verso le isole minori siciliani. Consumatori associati denuncia anche che le corse vengono sistematicamente ritardate o soppresse e spesso soccorse dalla Guardia costiera perché rimangono in avaria.

L’associazione ha anche calcolato le sanzioni che avrebbero dovuto essere applicate e potrebbero ammontare complessivamente a diversi milioni di euro: 6.822.302,00. In realtà, si legge nell’atto di diffida, “la Regione Siciliana ha commissionato un servizio di verifica circa l’efficienza del trasporto da e per le Isole Minori ma gli esiti non si conoscono.

Si conosce invece l’esito del procedimento amministrativo Tar Palermo e Cga Palermo che ha ritenuto nulla la gara relativa alle Linee Egadi – Eolie, così chiarendo nel contesto della sentenza tutte le irregolarità esistenti su quella linea che, ovviamente possono proporsi per tutte le linee relative alle Isole Minori.  A ciò – continua l’atto della Consumatori associati - si aggiunga che la Siremar ha svenduto il proprio naviglio e la concessione alla famiglie Morace-Franza con un pagamento differito in due soluzione agli anni 2022 e 2024”.

Adesso, ognuno per quanto di propria competenza, dovranno effettuare “interventi utili alla soddisfazione degli interessati”. In particolare si chiede alla Regione di accertare la sussistenza di quanto denunciato, di applicare le penalità previste, attivare e procedure per la risoluzione del rapporto e provvedere, “ove il rapporto non venga risolto, a rimuovere le cause dei lamentati disservizi previa effettuazione di una ricognizione completa degli standard qualitativi ed economici dei servizi di trasporto marittimi, dall'agosto 2012 ad oggi”.

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