Comitato Invece del Ponte: "Porta in faccia ai sindaci, si sacrificano due comunità in nome di un progetto campato in aria"
La città si divide dopo le nomine alla Stretto e il convegno con il ministro Matteo Salvini. Dove non c'è stato spazio per le ragioni di chi abita il territorio
“Una garanzia per la realizzazione del Ponte” o “Una mera questione di poltrone”? All’indomani delle nomine per la società Stretto di Messina, la città e la politica si divide dopo l'incontro di ieri col il ministro Matteo Salvini organizzato dalla Cisl e sulla decisione del governo che ha affidato al “pensionato d’oro” Pietro Ciucci e al super manager da un milione di euro l’anno Giuseppe Recchi la rinascita della società che dovrà gestire la spinosa questione del Ponte.
Soddisfatto il Comitato Ponte subito che parla di un consiglio di amministrazione di altissimo livello. “In modo particolare la scelta del ritorno di Pietro Ciucci come amministratore delegato è un'assoluta garanzia della realizzazione del Ponte: nessuno conosce bene come lui tutto l'iter della grande opera dello Stretto e i meccanismi burocratici, amministrativi e giuridici volti alla sua realizzazione. È la scelta migliore che ci soddisfa enormemente. Molto importante anche la nomina di Giuseppe Recchi come presidente: si tratta di un manager con un'esperienza dirigenziale di altissimo livello”. Il prossimo step sarà la nomina del Comitato tecnico dei 9 esperti che dovranno occuparsi della stesura del progetto esecutivo, partendo da quello definitivo già approvato nel 2011. Avranno tempo fino al 31 luglio 2024, quindi poco più di un anno.
Di tutt’altro avviso il deputato siciliano Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti: "Dai cassetti impolverati del ministero delle Infrastrutture, prima Salvini ha tirato fuori il vecchio progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, senza soldi, antico, non adeguato alle ultime conoscenze sismiche e costruttive e portato avanti solo a colpi di fiducia, così per propaganda. Oggi Salvini era presente in Sicilia - a Messina, guarda un po'! - Non può quindi stupire che, alla guida della riesumata società 'Stretto di Messina' il Governo abbia resuscitato un vecchio di boiardo di Stato, quel Pietro Ciucci, già ad e presidente di Anas, che era stato pure ad della stessa 'Stretto di Messina' per 9 anni. Lo abbiamo detto: il Ponte di Messina era - ed è - una mera questione di poltrone, potere e propaganda".
Ma la preoccupazione più grande arriva dal Comitato Invece del ponte che parla di "pessima rappresentazione" e di "porta in faccia al sindaco di Messina". Per il Comitato si sacrificano due comunità in nome di un progetto "campato in aria" senza avere neanche il buon gusto di starle ad ascoltare. "Ieri abbiamo assistito ad uno degli eventi più mortificanti per la nostra Città e i suoi abitanti - si legge in una nota - Invitati dal sindacato di scorta, ed ospitati in una sede non pubblica, un ministro della Repubblica, due presidenti di Regione, l’amministratore delegato di una società pubblica, hanno con la protervia di chi non conosce neanche il galateo istituzionale, lasciato fuori dalla porta persino i Sindaci di Messina e Villa San Giovanni. Stessa sorte è toccata ai parlamentari eletti nei nostri territori - scrive il Comitato - E la porta in faccia al Sindaco di Messina, nonostante avesse chiesto soltanto il minimo sindacale, “portare i saluti istituzionali agli ospiti”, mentre discutevano tra loro della devastazione dei nostri territori e di una città che, nel prossimo futuro, dovrebbe immaginarsi schiacciata dal ponte, è una porta sbattuta in faccia a un’intera comunità cittadina. Completata la passerella, e snocciolate le solite promesse mirabolanti, prima di scappare hanno comunque avuto il tempo di approfittare di un esagerato lunch - si sa, quando si inizia a mangiare è meglio approfittarne il più possibile. Mentre a Messina andava in scena questa pessima rappresentazione, a Roma comunque non si perdeva tempo. Sempre ieri, di gran fretta, si è imbandita un’altra tavola, ricostituendo gli organi della Stretto di Messina, richiamando a furor di Salvini il solito Ciucci e nominando, tra gli altri, il segretario regionale calabrese della Lega, recentemente trombato alle elezioni. Un CdA che approfitterà della recente eliminazione del tetto ai compensi, espressamente inserita nella legge del ponte, per recuperare gli anni di paziente attesa. Peggio di così, davvero, sarebbe stato impossibile fare", è l'amara conclusione.