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Cronaca

Negozi chiusi alle 18, secco no dei commercianti: “Basta infierire su di noi”

Frattura fra Comune e rappresentanti di categoria sulle misure che il sindaco vorrebbe adottare a partire da venerdì. Palella: “Concordi sulla necessità di contenere i contagi ma con soluzioni che non colpiscano ancora una volta il commercio”

Chiudere tutte le attività commerciali alle 18 escluse farmacie, parafarmacie, edicole e tabacchi. E ancora: lockdown in alcune zone particolarmente frequentate della città nonchè divieto nei fine settimana di frequentare parchi, ville ma anche tutti quei luoghi di aggregazione all’aperto come la Passeggiata a Mare. E’ toccato all’assessore Dafne Musolino, anticipare a Confesercenti, Confcommercio e Confartigianato  quella che potrebbe essere l’ordinanza che il sindaco dovrebbe firmare venerdì.

Ma i rappresentanti di categoria sono stati categorici e adesso contano in una marcia indietro da parte dell'amministrazione. “Premesso che siamo assolutamente concordi sulla necessità di contenere l’emergenza contagi - spiega il presidente di Confesercenti Alberto Palella - e porre un freno agli assembramenti non si comprende però perché si debba continuamente infierire sui commercianti, categoria letteralmente in ginocchio e che fin dall’inizio della pandemia ha pagato e continua a pagare un prezzo altissimo. Dunque pur condividendo le premesse che risiedono alla base dell’azione del Sindaco, non possiamo però condividere le misure che si prepara ad adottare. Chiediamo al primo cittadino di cercare di raggiungere gli obiettivi che si è posto e che, ribadiamo, sono condivisibili, trovando soluzioni diverse che non colpiscano ancora una volta il commercio”.

Oggi anche il presidente di Confcommercio Carmelo Picciotto ha chiarito: “Non siamo disposti ad accettare nessuna contrazione di orari, possibile solo una rimodulazione con l'obiettivo di mantenere viva la filiera”. 

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